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Vino: nella classifica delle cento etichette più cercate solo sei sono italiane
Uno studio di' 'Wine Searcher'' certifica una presenza minima delle produzioni tricolore nelle ricerche internet degli acquirenti. A penalizzare la proposta commerciale made in Italy la fascia alta di prezzo
Roma- Solo sei etichette italiane entrano nella top 100 dei vini più conosciuti e richiesti al mondo attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. A certificarlo è una ricerca di ''Wine Searcher'' che ha realizzato una classifica dei prodotti enologici più cercati. L’’indagine, compiuta da uno dei portali tra i più consultati al mondo, ha prodotto - come segnala Winenews- una Top 100 dei più reclamati che vede in testa i francesi e che occupano 9 posti della top ten, guidata da Chateau Lafite Rothschild, seguito da Chateau Mouton Rothschild, Petrus, Chateau Margaux e Champagne Dom Perignon.
Sei invece le etichette tricolore: alla posizione n. 15, troviamo il Sassicaia di Tenuta San Guido, il Tignanello di Antinori occupa, invece, la posizione n.33, mentre al posto n. 42 e n. 43, due produzioni di Tenuta dell'Ornellaia: il Bolgheri Superiore Ornellaia e il Masseto. Al n. 64 troviamo Antinori, con Solaia e Giacomo Conterno, con il Barolo Riserva Monfortino chiude la ''classifica italiana'' alla posizione n. 83. L’Italia è quindi in classifica- come fa notare lo stesso portale di ricerca- solo con vini di alta fascia, quelli cioè che di listino superano i 40 dollari. E questo- dicono gli esperti- è considerato un grosso limite.
Nelle fasce popolari (dai 10 ai 20 dollari) le produzioni italiane vengono spesso superate da vini cileni, spagnoli, australiani e sudafricani, come evidenzia la classifica la ''The Top 10 Best Value Wines'' dello stesso sito. Tra i migliori vini del mondo entro i 10 dollari, infatti, compare solo un italiano, l'Igt umbro La Carraia, mentre ce ne sono ben 4 australiani. Analoga situazione nella fascia che comprende i vini da 20 dollari: per l'Italia compare solo il Montepulciano d'Abruzzo Villa Medoro Rosso del Duca mentre ce ne sono ben 4 di provenienza sudafricana