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Vino, palato italiano pià preparato ai rossi, ma le donne scelgono il bianco
E’ quanto emerge da una ricerca internazionale coordinata dall'università Statale di Milano e pubblicata su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature. Lo studio è stato condotto su 300 volontari italiani e su 300 della Repubblica Ceca
Roma- Il palato degli italiani è più allenato al vino rosso. E’ quanto emerge da una ricerca internazionale coordinata dall'università Statale di Milano e pubblicata su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature. Lo studio è stato condotto su 300 volontari italiani e su 300 della Repubblica Ceca. Dall’analisi emerge anche che le donne apparirebbero più predisposte ad amare il vino bianco perché più sensibili alla sensazione di astringenza associata a certi rossi.
In una nota si spiega che la premessa del lavoro è il fenomeno per cui - assaggiando alcuni cibi come le verdure o il cioccolato, e comparando le nostre sensazioni con quelle di altri commensali - può capitare di scoprire nel vicino di tavola una sensibilità diversa per esempio al gusto amaro. In passato tutto ciò è stato studiato facendo assaggiare alcune singole sostanze amare naturali, soprattutto polifenoli di origine vegetale, e chiedendo alle 'cavie' di paragonarne l'intensità con una particolare sostanza chiamata Prop e usata convenzionalmente a dosi diverse per valutare la percezione dell'amaro. Ora gli scienziati si sono invece concentrati su un prodotto ricco di polifenoli come il vino rosso. E anziché limitarsi alla descrizione soggettiva restituita dai volontari, ne hanno valutato le sensazioni a livello dei geni del gusto.
Il lavoro è coordinato da Alberto Bertelli del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell'università degli Studi del capoluogo lombardo, e da Roberto Barale del Dipartimento di Biologia dell'università di Pisa. Hanno collaborato 4 università e altrettanti centri di ricerca in Italia, Repubblica Ceca e Germania.