Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Food Mania » Vino: ecco i Top5 che piacciono all'estero

Food Mania

Vino: ecco i Top5 che piacciono all'estero

Ornellaia, Sassicaia, Ruffino, Barolo di Bartolo Mascarello, Soave di Pieropan e Aglianico di Mastroberardino sono le produzioni enologiche più apprezzate dalla stampa estera. A rilevarlo è una ricerca effettuata su 50 autorevoli testate internazionali

Roma – Per la stampa estera non ci sono dubbi. I migliori vini italiani sono Ornellaia,  Sassicaia, Ruffino, Barolo di Bartolo Mascarello, Soave di Pieropan e Aglianico di Mastroberardino. A rilevarlo è una ricerca effettuata attraverso il monitoraggio delle 50 più autorevoli testate internazionali dall’inizio dell’anno 2012 ad oggi.

A conquistare la pole position il famoso Ornellaia, che a pari merito con Sassicaia, raccoglie il 22.5% delle citazioni nonchè gli elogi dal più importante quotidiano economico americano, il Wall Street Journal: “Ornellaia e Sassicaia furoreggiavano già alla fine degli anni 90, mentre il loro profilo si è alzato anche grazie ad una nuova ondata di ristoranti italiani che hanno aperto negli USA al tempo. L’invecchiamento di alcuni vini ed una nuova serie di grandi annate fanno sì che questo sia un buon momento per rivisitare i vini di queste eccezionali tenute” (http://blogs.wsj.com/wine/2012/02/29/super-tuscan-seconds/). Al secondo posto (17.8%), si piazza un’altra casa vinicola toscana: la Ruffino apprezzata in particolare dalla popolarissima testata tedesca Bild che le dedica uno speciale firmato da Martin S. Lambeck: ”Se cerchiamo un vino dal tipico smalto italiano e puntiamo a bottiglie care e prestigiose, allora non rimane altro che scegliere un classico toscano come il Ruffino 2007 Modus, derivato da uve Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon. Lo spettro aromatico vede la presenza di paprika, ciliegie e balsamo. Un gusto caratteristico di un grande vino italiano che va tenuto alcuni anni in cantina” (http://www.bild.de/lifestyle/essen-trinken/rotwein/wein-das-kritische-prost-25798042.bild.html).

Sul terzo gradino del podio (14.10%) si colloca il celebre gioiello delle Langhe piemontesi: il Barolo di Bartolo Mascarello che riceve i consensi persino dalla stampa francese, solitamente avara di complimenti verso le eccellenze italiane. “Tra i vini italiani storici e anche indimenticabili, prodotti in Italia prima degli anni Sessanta, spicca il barolo Mascarello in Piemonte, legato al talento di valore mondiale del suo produttore – sostiene Le Figaro (http://avis-vin.lefigaro.fr/connaitre-deguster/o32132-vins-italiens-introduction-a-un-monde-fascinant-et-unique). Appena fuori dal podio (11.6%), un altro vino del Nord: il veneto Pieropan, le cui produzioni di La Rocca e Calvarino sono finite sulle pagine del mitico New York Times. In un articolo firmato da Eric Pfanner, il più famoso quotidiano del mondo definisce La Rocca come il “miglior Soave” prodotto da Pieropan mentre apprezza il Calvarino per la “pulizia e la complessità del gusto”. Tra l’altro quest’ultimo è stato anche recentemente recensito positivamente dalla bibbia del vino, la rinomata rivista Wine Spectator (http://www.nytimes.com/2012/08/18/dining/18iht-wineside18.html?pagewanted=print).

In questa speciale classifica non poteva mancare un peso massimo dell’Italia Meridionale come l’Aglianico di Mastroberardino che chiude la top five con il 9.5% delle citazioni. Per il noto quotidiano britannico Telegraph “In termini di popolarità stiamo assistendo ad uno spostamento verso sud e la rinascita dei vini dell’Italia del sud è uno degli sviluppi più emozionanti nell’attuale scena vinicola. Aglianico è probabilmente la migliore di tutte le varietà di uve dell’Italia meridionale. Se volete un Aglianico di qualità dovete dirigervi verso Avellino, dove viene prodotto il Taurasi DOCG: il produttore più conosciuto e affermato è Mastroberardino” (http://www.telegraph.co.uk/foodanddrink/wine/9497976/Savouring-wine-from-southern-Italy.html).

I VINI ITALIANI PIU AMATI NEL 2012

POSIZIONE MARCHIO PERCENTUALE CITAZIONI
1° Ornellaia / Sassicaia 22,50%
2° Ruffino 17,80%
3° Barolo di Bartolo Mascarello 14,10%
4° Soave di Pieropan 11,60%
5° Aglianico di Mastroberardino

in data:11/09/2012

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno