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Wall Street Journal, "Gli italiani stanno perdendo il gusto per la pasta"
Secondo l'autorevole giornale finanziario Usa sushi bar, ristoranti cinesi ed indiani avrebbero la meglio sul tradizionale piatto made in Italy. Tra i motivi del calo del consumo- secondo la redazione americana- anche la paura di ingrassare
Roma- Gli italiani a tavola non sono più quelli di una volta. E più che altro hanno perso il gusto per il loro piatto preferito: la pasta. A segnalare gli ipotetici cambiamenti alimentari nel Belpaese è il prestigioso Wall Street Journal con un articolo titolato "Gli italiani stanno perdendo il gusto per la pasta". L’articolista sottolinea come il consumo medio per famiglia della pasta nel Paese che per decenni ha fatto degli spaghetti un simbolo all'estero sia sceso a 31 chili rispetto ai 40 chili di 10 anni fa. Il calo segnala come "gli italiani si stiano allontanando dal cibo da sempre preferito, mentre le cucine straniere cominciano a prendere piede". Si sta registrando – si spiega- il boom dei sushi bar, dei ristoranti cinesi ed indiani. Non sarebbe- secondo l’autorevole giornale- la crisi, che sta trasformando dunque i consumi anche alimentari degli italiani, a far mangiare meno pasta ma il fatto che "gli italiani, in particolare le italiane, considerano la pasta un alimento che fa ingrassare, noioso e troppo laborioso".
Per Wall Street Journal si tratta quindi di una vera e propria rivoluzione culturale che ricorda come "per decenni la pasta sia stata il sinonimo dell'esemplare stile di vita degli italiani". Il giornale economico Usa, a testimonianza di quanto scrive, riporta una ricerca Nielsen secondo la quale il numero delle donne, tra i 26 ed i 30 anni, considera la pasta un alimento che fa ingrassare e' aumentato del 26% dal 2008 al 2012. Ed il numero e' aumentato del 16% tra i giovani uomini della stessa eta'.