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World Pasta Day: la pasta resta il “piatto del cuore” nonostante i mesi di lockdown
Nel 2019 sono state prodotte nel mondo quasi 16 milioni di tonnellate di pasta, più del doppio rispetto ai 7 milioni di 20 anni
Roma- Anche nei momenti più difficili e soprattutto nei mesi del lockdown la pasta resta, in Italia e a livello globale, il “piatto del cuore”, buono, sano, pratico e sostenibile. A dimostrarlo sono i fan e gli appassionati di questa tipicità made in Italy e vanto dell’intero Paese: stando infatti ai numeri di consumo una persona su quattro (24%, con punte del 28% nella penisola) ha infatti aumentato il consumo durante il periodo di restrizioni per l’emergenza sanitaria. Il bollino di certificazione del trend arriva con lo studio internazionale "Il consumo di pasta durante il lockdown", commissionato da Unione Italiana Food e Agenzia Ice a Doxa e ufficializzata in occasione del World Pasta Day, manifestazione curata ogni 25 ottobre da Unione Italiana Food e Ipo-International Pasta Organisation e giunta alla 22ma edizione. L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 5mila persone in Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Usa.
Il report ha messo in luce anche lo stato di salute economica della pasta rilevandone una crescita di produzione: nel 2019 sono infatti state prodotte nel mondo quasi 16 milioni di tonnellate di pasta, più del doppio rispetto ai 7 milioni di 20 anni fa. Secondo i dati Ipo, l’Italia è il primo Paese produttore di pasta (con 3,5 milioni di tonnellate, +4% rispetto al 2018, davanti a Usa e Turchia). E’ italiano un piatto di pasta su 4 al mondo, 3 su 4 in Europa. Il 2019 ha registrato il record di esportazioni (oltre 2,1 milioni di tonnellate, +7,5% sul 2018). Nei primi sei mesi del 2020 l’export ha invece registrato un +25%, secondo elaborazioni di Unione Italiana Food su dati Istat.
Dal punto di vista dei consumi la pasta si conferma nello Stivale una tradizione consolidata, la mangiano tutti (98%) con 23,1 kg procapite annui. In particolare, scendendo nel dettaglio, viene rilevato che circa 6 italiani su 10, in tutte le fasce di età e con un picco al centro-sud, la portano in tavola tutti i giorni. Performance positiva anche a livello internazionale dove è consumata da tutti (o quasi) i francesi (99%), tedeschi (98%), inglesi (95%) e americani (9 statunitensi su 10). La media consumo procapite è però più bassa rispetto all'Italia: 9kg all'anno negli Usa, 8 in Francia e Germania, 3,5 nel Regno Unito. Trend positivo anche per la frequenza con cui la pasta viene portata in tavola all’estero: in tutti i Paesi indagati, la maggioranza della popolazione mangia pasta in media da 1 a 4 volte a settimana, in percentuali che variano dal 56% degli americani all’85% dei francesi, passando per il 61% dei tedeschi e il 71% dei francesi. Ben 6 americani su 100 e 7 francesi su 100 la mangiano tutti i giorni. Sulla scelta dei formati in Italia vince la pasta corta e rigata, mentre inglesi e americani preferiscono quella lunga. I tedeschi scelgono quella fresca (ripiena e non). I francesi la pasta corta e liscia. “L’aumento del suo gradimento globale- commenta Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani di Unione Italiana Food- conferma la pasta come alimento crossover, che non ha barriere culturali, religiose, economiche”. La pasta- aggiunge è un momento di felicità che ci aiuta a prendere le misure ad un futuro ancora incerto”. “I dati di consumo di pasta nel mondo ci dicono- dichiara Paolo Barilla, Presidente di Ipo - International Pasta Organisation- che piace a tutti, eletto come piatto del cuore durante i mesi di lockdown.” La pasta- prosegue- è un cibo accessibile, semplice e quotidiano che si identifica con il piacere e la gioia, in grado di unire le persone e di identificarsi con la convivialità di cui abbiamo sentito tanto la mancanza”. Per il World Pasta Day torna la kermesse "Al Dente - The Italian way of Pasta": per una settimana (18-25 ottobre) 130 ristoranti italiani e di tutto il mondo proporranno in menù un piatto di pasta mediterraneo. Ispirazione degli chef sarà il movimento #VivoMediterraneo. Il 25 ottobre è previsto un social pasta party abbraccerà i 5 continenti in una spaghettata virtuale. (Gia.Pac.)