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Zucchero, i bieticoltori giocano la carta del telegramma
I produttori, in attesa ancora degli 86 milioni di sostegno pubblico, chiedono al ministro per le Politiche agricole Romano un incontro urgente per risolvere il problema di settore
Roma - All'appello mancano ancora gli 86 milioni di sostegno pubblico. Ora, i bieticoltori, dopo numerosi e diversi tentativi per cercare di poter godere del'agognato "tesoretto" utile alla sopravvivenza del settore, provano a sensibiizzare il ministro per le Politiche agricole Saverio Romano con un telegramma.
Le associazioni Bieticole (Anb – Cnb – Nuova Abi – Cast) chiedono un un incontro urgente per risolvere l’annoso problema del ritardo del pagamento degli aiuti da parte dell’Amministrazione Pubblica.
Il perdurante - si legge nel telegramma - e non più sopportabile ritardo del pagamento degli aiuti al comparto bieticolo-saccarifero relativi alle annate 2009 e 2010 pari a 86 milioni di Euro sta mettendo in gravissime difficoltà l’intero settore.
In particolare al Sud sono bloccate le operazioni per le semine autunnali ormai imminenti col rischio di chiusura dello Zuccherificio di Termoli e al Nord si sta creando un clima di sfiducia a danno della contrattazione per la prossima campagna.
Pertanto - si legge ancora - si chiede un urgentissimo incontro per risolvere definitivamente un problema sul tappeto da circa 3 anni, nonostante una delibera Cipe, le risoluzioni votate all’unanimità dalle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato con il parere favorevole del rappresentante del Governo e le numerose rassicurazioni fin qui ricevute.