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eBay si allea con il vino made in Italy
Firmato tra il ministero per le Politiche agricole e la piattaforma marketplace un protocollo d'intesa mirato alla valorizzazione, informazione e tutela delle produzioni nel settore vitivinicolo
Verona- eBay, la piattaforma web commerciale si allea con il vino italiano. Il ministero per le Politiche agricole ha infatti raggiunto un‘accordo, tramite la firma di un protocollo d’intesa, per la realizzazione di attività di promozione, valorizzazione, informazione e tutela delle produzioni nel settore vitivinicolo. Con il protocollo eBay si impegna a rimuovere gli annunci quando vengono riscontrate violazioni relative ai vini Dop e Igp. Inoltre l’Ispettorato repressione frodi (Icqrf) attiva le procedure di protezione ex officio dei prodotti su tutto il territorio dell’Unione europea per il blocco della commercializzazione dei prodotti rilevati.
Il documento è stato sottoscritto, presso l’area Mipaaf all’interno del Vinitaly, dal ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, dal responsabile affari legali di eBay Andrea Moretti, dal Presidente della Confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani (Federdoc) Riccardo Ricci Curbastro e dal Capo Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) Stefano Vaccari.
"La firma di oggi è un tassello importante della strategia che abbiamo messo in campo - ha affermato il responsabile del dicastero agricolo di Via XX Settembre Maurizio Martina - per tutelare lo straordinario patrimonio del Made in Italy. Con grande orgoglio voglio sottolineare che siamo l'unico Paese al mondo ad aver stipulato un accordo del genere con una piattaforma online della portata di eBay, con 800 milioni di inserzioni nel mondo. E i numeri ci danno ragione: finora sono stati 160 i falsi Made in Italy segnalati, per un controvalore di circa 50 milioni di euro. L'Italia, sul versante della lotta alla contraffazione, può fare scuola. Lo abbiamo dimostrato anche nei giorni scorsi in occasione del Forum internazionale di Lodi, dove i 60 delegati stranieri hanno voluto studiare il nostro modello. Oggi completiamo il lavoro proteggendo anche le nostre eccellenze del vino. La nuova frontiera di presidio è quella web e l'Italia c'è".
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