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Il Regno Unito fa retromarcia sul vino rosso. Non fa bene alla salute
Il giudizio degli esperti inglesi mette a rischio la credenza ormai diffusa in tutto il mondo che il prodotto enologico possa ridurre il rischio di cancro e malattie cardiovascolari se consumato con moderazione
Roma- Inizio di 2016 sotto una cattiva stella per il vino rosso. Il Regno Unito, patria di stile e tendenze (per fortuna non enogastronomiche e in fatto di cibo) fa dietrofront sul consumo del nettare rosso. Gli esperti del governo britannico si preparano a pubblicare domani in un report a firma del Chief Medical Officer inglese, Sally Davies, delle linee guida sul consumo di alcol. Il vino rosso non fa bene alla salute è il giudizio degli esperti riporta 'The Sun'. Il risultato- scrive il giornale- distruggerà la credenza ormai diffusa in tutto il mondo che il vino rosso possa ridurre il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e demenza se consumato con moderazione.
Nel primo documento Oltremanica sul tema in oltre 20 anni, ai medici sarà ricordato che non esiste un livello di consumo sicuro di alcol, dato che anche piccole quantità possono aumentare il rischio di alcuni tumori. La stesura del report è stata avviata nel 2012 e contiene tutte le ultime scoperte scientifiche sul consumo di alcol. Attualmente il consiglio delle autorità sanitarie è, per gli uomini, di non consumare oltre 3-4 unità di alcolici al giorno, mentre le donne si dovrebbero fermare a 1-3 unità. Secondo le nuove linee guida, non ci dovranno essere più queste differenze 'di genere' e verrà consigliato di astenersi dal bere per almeno due giorni a settimana per consentire al fegato di rigenerarsi.