Aziende
Bortolomiol, la sostenibilità in primo piano e un vino rosso nel futuro
L'azienda spumantistica di Conegliano Valdobbiadene prosegue la strada della politica aziendale mirata alla tutela dell'ambiente monitorando le filiere produttive tramite indicatori di sostenibilità
Non solo bollicine, ma anche un rosso nel futuro. A giocare la carta della diversificazione produttiva oltre che della sostenibilità è l’azienda spumantistica di Conegliano Valdobbiadene Bortolomiol. A scoprire le carte in tavola, con il benestare delle sorelle capitane d’impresa dell’azienda di Prosecco fondata da Giuliano Bortolomiol negli anni ’40, è il winemaker dell’impresa vitivinicola Roberto Cipresso. Il progetto di vino rosso messo in culla dalla cantina si allinea alle altre grandi novità che da dieci anni vengono però portate avanti in fatto di sostenibilità e tutela del territorio. L’ultima in ordine di tempo è la collaborazione con Indaco2 srl, società spin-off dell’Università di Siena, specializzata nel monitoraggio delle filiere produttive tramite indicatori di sostenibilità.
“Attraverso la sinergia messa in piedi- spiega la portavoce delle sorelle proprietarie dell'azienda Elvira Bortolomiol- è stato studiato ed analizzato il ciclo di vita della Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg Rive di San Pietro di Barbozza e di Ius Naturae Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg Biologico, considerando l’insieme degli impatti potenziali generati nei vari processi, dalla gestione del vigneto alla vinificazione in cantina e spumantizzazione, fino all’imbottigliamento e al trattamento di fine vita dei materiali di confezionamento.”
In pratica- si precisa in una nota- si è voluto continuare la pianificazione progettuale iniziata nel 2008 con la conversione dei vigneti al biologico e l’istituzione del progetto Green Mark, un protocollo interno nato nel 2011 che, attraverso una serie di indicazioni e tecniche a cui i conferitori scelgono di attenersi, mira al miglioramento della gestione dei vigneti e delle uve con il minimo impatto ambientale e un approccio sempre più ecosostenibile. E i risultati- si spiega in una nota- sembrano arrivare: dal risultato odierno è emerso che la misurazione dell’emissione della Carbon Footprint, ovvero della quantità di gas serra emessi in atmosfera per la produzione delle referenze, viene ampiamente compensata un terreno boschivo di oltre tre ettari che la famiglia Bortolomiol possiede nei pressi del Monte Cesen, che protegge dai venti provenienti da nord le colline di Valdobbiadene.
Gianluca Pacella
in data:27/03/2017