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Cereali, nel primo trimestre il saldo commerciale è vicino ai 30 milioni di euro
I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo, in Italia, hanno comportato nei primi tre mesi del 2010 un esborso di valuta pari a 594,7 milioni di euro (625,9 nel 2009) ed introiti per 624,5 milioni di euro (663,6 nel 2009). Pertanto il saldo valutario netto è pari a +29,8 milioni di euro, contro +37,7 milioni di euro nel 2009.
È quanto comunica l'Anacer, l'associazione nazionale dei cerealisti. Le importazioni in Italia dell'intero settore cerealicolo nel primo trimestre del 2010 sono risultate in aumento di 203.000 tonnellate (+7,8%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tra i cereali in granella aumenta l'import di grano tenero (+235.000 t) ed orzo (+63.000 t), mentre si riducono gli arrivi dall'estero di grano duro (-23.000 t) e mais (-78.000 t). Tra gli altri prodotti si registra un incremento dei prodotti trasformati+sostitutivi (+18.000 t) e dei mangimi a base di cereali (+2.000 t).
Le importazioni in Italia di riso nel loro complesso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) diminuiscono di 14.700 tonnellate (-32%) rispetto all'anno precedente. Le esportazioni complessive dell'intero settore cerealicolo nei primi tre mesi del 2010 risultano in aumento di circa 33.000 tonnellate (+3,6%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Incrementano le esportazioni dei prodotti trasformati (+29.000 tonnellate), della pasta alimentare (+10.500 t) e del riso (+14.700 tonnellate considerate nel complesso tra risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo). Diminuiscono invece le vendite dei cereali in granella di 23.000 tonnellate e di semola di grano duro di 5.600 tonnellate.