Il Prodotto
Grana Padano, l’export 2021 fa segnare una crescita del +7,07%
Consumi in crescita, prezzi in decisa ripresa e produzione in linea con gli obiettivi di crescita: sono i tre obiettivi raggiunti nel 2021 dal Consorzio Tutela Grana Padano e che hanno positivamente influito anche sui risultati dei primi mesi del 2022. A confermarlo la relazione presentata dal Consiglio d’Amministrazione all’Assemblea Generale riunita al Centro Fiere di Montichiari (BS), che l’ha approvato con il 98% di consensi.
Il 2021 il Grana Padano ha chiuso con una produzione complessiva di 5.234.443 forme pari a 2.032.896 quintali, (-0,40% rispetto al 2020), il 44% di formaggio marchiato esportato ed un conseguente 56% consumato in Italia. Con 2.240.335 forme (da 37,5 kg), l’export 2021 fa segnare una crescita del +7,07%. L’Europa, con 1.862.833 forme, assorbe oltre l’83% delle esportazioni di Grana Padano DOP, con un incremento del 5,93% rispetto al 2020.
La Germania, con una crescita del 2,83%, consolida sempre più la posizione di primo destinatario per le esportazioni di Grana Padano DOP, per un totale di 581.246 forme. Al secondo posto assoluto si conferma la Francia con 256.645 forme, incrementando del 8,3%, come al terzo i Paesi del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo), con un incremento complessivo del 14,92% e un totale di 188.907 forme, davanti agli Stati Uniti, tornati a crescere del 14,54% raggiungendo un totale di 172.486 forme. La Svizzera sale al quinto posto, con 137.604 forme e un aumento del 4,44%, scavalcando il Regno Unito, che per effetto della Brexit perde l’11,17%, unico in calo tra i principali importatori, e scende a 127.567 forme. Completano la top ten Spagna, Austria, Canada e la sorprendente Svezia, che ha il primato del tasso di crescita con il 20,04%
La produzione nel 2021 si è divisa per il 37,28% a favore delle Industrie e per il 62,72% a favore delle Cooperative. Guardando, poi, nello specifico alle aree geografiche si evidenzia che la provincia di Mantova, con 28 caseifici, ha prodotto il 30,40% del totale annuo. Seguono: Brescia con 29 caseifici e una produzione del 22,06%, Cremona con 9 caseifici e il 17,46% e Piacenza con 20 caseifici e l’11,47%. Il Veneto, con 25 Caseifici (tenendo conto anche del latte veneto lavorato fuori Regione), ha prodotto il 15,49%.