La Forchetta Dispettosa

Oscar Farinetti scivola sul vino-ricordo della "Resistenza"

La “Resistenza” costa cara a Oscar Farinetti, patron di Eataly. Il proprietario e ideatore del supermercato mondiale delle eccellenze agroalimentari italiane questa volta sembra infatti essere caduto- a parere di molti- su una buccia di banana. Già nell’occhio del ciclone negli ultimi tempi per gli attacchi mediatici- politici per la presunta assegnazione della gestione dei ristoranti per l’Expo 2015 senza gara di appalto, l’imprenditore di Alba e figlio di partigiano, dopo il servizio del settimanale Panorama “Il vantaggio di chiamarsi Oscar”,  ora è finito sotto i riflettori per la vendita di bottiglie di vino ricordo con l'etichetta “Resistenza” a un prezzo di cinque euro. 

Per alcuni l'operazione commerciale è una caduta di stile. Per altri ancora è un ulteriore modo per mettere sulla graticola  il nuovo guru dell’agroalimentare made in Italy, simpatizzante e amico- dicono i beni informati- del premier Matteo Renzi.   In quest'ottica, con il beneficio dell'inventario, sembra  rientrare anche la denuncia su twitter del deputato Maurizio Gasparri dove ha postato una foto che ritrae una locandina pubblicitaria di Eataly. "Da non crederci, Oscar Farinetti- ha commentato l’onorevole forzista- specula sulla resistenza e vende a @EatalyIT vino 'ricordo' a 5 euro a bicchiere. Penoso". Nella locandina si vede una bottiglia di vino con l'etichetta 'Resistenza'. In alto si legge 'della serie: per non dimenticare' e in rosso la scritta 'Viva la Resistenza!'. In basso a destra: 'Per festeggiare il 25 aprile nei ristoranti di Eataly'. E ancora: '5 euro a calice'. In fondo: 'La pubblicita' di Eataly per il 25 aprile'.

Insomma ad Oscar Farinetti, abile comunicatore e stratega uomo marketing, questa volta il gioco commerciale che fa leva sui sentimenti sembra, a occhio e croce, potergli costare molto da un punto di vista di immagine personale e di partigiano. Sempre che i media ne parlino....