Il Prodotto
Prosciutto di Parma, produzione in calo 3,2%
Chiude con una produzione di circa 8.800.000 prosciutti, in calo del 3,2% rispetto all'anno precedente, il 2014 per il Prosciutto di Parma che ha registrato un calo dei consumi del 6,1% sul 2013 - inferiore alla flessione dell'8,9% riportata dal mercato del prosciutto crudo - ed una crescita del 2%, per quanto riguarda il 'preaffettato', e del 3,5% nelle esportazioni anche se, con il 70% della produzione assorbita, l'Italia si conferma il primo mercato di sbocco.
Sui mercati internazionali- informa il Consorzio del Prosciutto di Parma- sono stati acquistati oltre 2.600.000 prosciutti con un aumento rispetto al 2013 di 88.000 pezzi (+3,5%), per un fatturato stimato di 250 milioni di euro. A trainare le esportazioni sono stati soprattutto i mercati extraeuropei, grazie al risultato degli Stati Uniti, che con 565.000 prosciutti esportati registrano una crescita del 12,5%. Positive pure altre aree, con il Giappone che ha raggiunto quota 105.000 prosciutti (+3%) e l'Australia 87.000, con un incremento dell'8%. Buona tenuta anche per il mercato comunitario, salito dell'1,3%: stabile la Germania con 444.000 prosciutti, mentre la Francia e' cresciuta del 3,5% con 436.000 prosciutti e la Gran Bretagna si e' attestata su 350.000 prosciutti (+4%). Positivo il risultato del Parma 'preaffettato': con una crescita del 2% rispetto al 2013, sono state vendute 74 milioni di confezioni pari a circa 1.500.000 prosciutti. Nel dettaglio il mercato italiano assorbe il 25% delle vendite di affettato, il 58% e' destinato al mercato comunitario e il restante 17% raggiunge i consumatori di altri Paesi.