La Forchetta Dispettosa
Quando la gara culinaria è esempio di "buona tavola"
Essere giudice di qualsiasi concorso, indipendentemente dalla sua natura, non è mai facile. Quelli che riguardano la cucina hanno però il loro fascino, tanto da far superare qualsiasi indecisione. Ecco dunque che alla proposta dell’Ateneo di cucina Coquis di Roma di partecipare come giurato di una "gara culinaria" ho risposto positivamente senza pensarci troppo. Devo dire che non è stata la prima volta che ho aderito a tale iniziative, ma questa volta la mia adesione è stata molto più forte perché metteva in palio un percorso di studi gratuito per intraprendere un percorso professionale in cucina.
Tirando le somme posso dire senza ombra di dubbio che la mia giornata da giurato, oltre a conoscere professionalità e serietà della scuola di cucina riconosciuta dalla Regione Lazio e condotta dallo chef Angelo Troiani, mi ha consentito anche un po’ di impersonificarmi nel ruolo dei famosi giudici del talent culinario Masterchef, ma alla fine ha vinto la sobrietà e il rispetto delle regole dettate dal concorso indetto ben sapendo che per molti partecipanti la gara era una chance di vita.
Ben vengano dunque altre iniziative del genere. Sono esempio di “Buona Tavola!”
Gia. Pac.
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