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"Cuor di Car", il mercato agroalimentare capitolino scommette sulla freschezza del brand
Presentato, nel giorno dei festeggiamenti dei dieci anni di vita, il marchio identificativo e di sistema. Bilancio in attivo per la struttura: il giro d'affari è di 2 miliardi e il contributo al Pil laziale è pari allo 0,3%
Roma- Inizia una nuova avventura per il Centro agroalimentare Roma (Car). Nel giorno dei festeggiamenti dei sui dieci anni di vita è stato presentato “Cuor di Car”, il marchio identitario e di sistema del mercato romano. Dalla nuova strategia di marketing e di commercio – segnalano i vertici della struttura in una nota – si attente un aumento della riconoscibilità, della clientela, del volume d’affari, ma soprattutto si vuole amplificare il valore della freschezza dell’offerta. Tra gli obiettivi ufficializzati anche quello di diventare 'general contractor', collaborando con Roma Capitale al rilancio della rete dei mercati rionali capitolini e del Centro carni e candidandosi al ruolo di ente gestore di servizi avanzati e di piattaforme innovative.
Numeri alla mano il Car, nato nel novembre 2002 con un investimento totale di 220 miliardi di lire, inizia la nuova avventura con un attivo di due milioni di tonnellate distribuite, 400 aziende all'interno che danno lavoro a piu' di 2.500 persone, un giro d'affari di 2 miliardi e un contributo al Pil laziale pari allo 0,3%. "Malgrado la recessione, l'aumento dei costi, la caduta di consumi e la' pressione fiscale, il Car e' la quarta struttura europea dedicata al commercio e alla distribuzione dei prodotti freschi, dopo Parigi, Madrid e Barcellona. Sicuramente e' la prima in Italia", ha affermato il presidente del Car Valter Giammaria.
Il Centro Agroalimentare Roma non sottovaluta neanche il rispetto per l'ambiente, con un terzo dei consumi energetici autoprodotti con il fotovoltaico e il 90% dei rifiuti differenziati, e ha comportato un calo di inquinamento a Roma pari a quello creato da 100 mila tir. "La produzione locale resta il cuore pulsante dell'attivita' del Car: piu' del 30% del prodotto commercializzato proviene dalle campagne laziali", ci tiene a sottolineare il presidente Giammaria, che ha rivolto un particolare ringraziamento alle Forze dell'Ordine e agli organi di controllo, "con cui la collaborazione e' indispensabile per scongiurare ogni tentativo di infiltrazione malavitosa".
Il Car e' pronto inoltre ad accogliere il nuovo Centro Carni della citta' di Roma e si candida a diventare un operatore chiave nei progetti di sviluppo di una nuova logistica urbana, e infine, "per la sua vocazione globale e per la sua missione di internazionalizzazione sta consolidando i rapporti con il Porto di Civitavecchia, porta di accesso per la valorizzazione del mercato estero e per l'export per i nostri imprenditori".
L'obiettivo, ha sottolineato Giammaria nel suo intervento, "e' diventare la seconda struttura logistico-distributiva europea gia' nei prossimi cinque anni, lavorando sul miglioramento dell'efficienza gestionale, aprendo ancor di piu' il capitale ai privati e valorizzando l'asset patrimoniale per tutti i nostri soci".