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"Salame felino" pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la domanda di registrazione

È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione come Indicazione Geografica Protetta del “Salame Felino”.
Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo il Salame Felino sarà iscritto nel registro ufficiale europeo delle Dop e Igp.

Il Salame Felino Igp si distingue dagli altri prodotti della stessa categoria merceologica per la sua compattezza e consistenza non elastica, per la sua omogeneità e magrezza, e per la colorazione rosso rubino. Il gusto è dolce e delicato. Si tratta di un salame che, a differenza della stragrande maggioranza di quelli in commercio, viene insaccato esclusivamente in budello naturale (quindi mai sintetico). Il Salame Felino è privo di lattosio e di farine di latte, presenta un pH moderatamente alto con conseguente esaltazione delle qualità organolettiche. Il Salame Felino presenta proteine più elevate e minore quantità di grasso rispetto agli altri salami di tipologia analoga.

Il territorio di produzione del Salame Felino IGP individuato nell’intera provincia di Parma, è contraddistinto dalla presenza di aree collinari e pianeggianti allo stesso tempo e dalla presenza di laghi e miniere di sale.

I primi riferimenti al Salame Felino si trovano già in alcuni autori latini del I secolo d.c. (Apicio De Re cocquinaria). Il Salame Felino era ben noto nelle corti che si sono succedute nella capitale: dai Farnese, ai Borbone, alla Duchessa Maria Luigia. La più antica raffigurazione del prodotto pare essere rappresentata nella decorazione interna del Battistero di Parma (1196-1307), dove, nella lastra dedicata al segno zodiacale dell’acquario, compaiono, posti a cavallo di un sostengo girevole di una pentola, sul focolare, due salami che per dimensioni e forma, ancora attuali, sono riconducibili al «Salame Felino» Igp

in data:20/01/2011

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