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Agriturismo: il modello italiano fa scuola
Arriva da AgrieTour la percezione che l'esempio di ospitalità rurale della penisola è sempre più leader di settore e all'avanguardia per la normativa che lo regola. Tra i Paesi seguaci Israele, America Latina, Est Europa, Cina, Nord Africa
Arezzo- Lo Stivale diventa un modello da imitare in materia di ospitalità rurale nel mondo. L’esempio da seguire è soprattutto quello toscano. La conferma che l’Italia agrituristica è il Paese da seguire e imitare arriva da Arezzo dove oggi, 15 novembre, si conclude la quattordicesima edizione di AgrieTour, Salone nazionale dell’agriturismo e della agricoltura multifunzionale che ha totalizzato in tre giorni di esposizione oltre 15mila visitatori. «Il motivo del successo - spiega Carlo Hausmann coordinatore tecnico della manifestazione- crea lavoro stabile in situazioni anche difficili, è uno strumento di promozione sociale, fa in modo che si faccia turismo anche in aree considerate poco agevoli in quanto fuori dalle vie di comuicazione, lontane delle grandi città d'arte. Ma anche perché conserva- incalza- un patrimonio esistente tramandandolo sia per quanto riguarda l'edilizia rurale, sia per la struttura produttiva dell'agricoltura che rischierebbe di scomparire»,
Il modello italiano- si spiega in una nota- è stato analizzato da organismi dell'America Latina, dell'Est Europa e dell'Oriente, Cina compresa, Nord Africa e Israele. «In particolare, dice ancora Hausmann - Israele ha chiesto e ottenuto un progetto di cooperazione con l'Italia sullo sviluppo rurale, il modello italiano è quello che considerano il migliore al mondo». Israele ha proprio vissuto in prima persona l'esperienza italiana. «Hanno fatto quattro missioni in Toscana, anche l'allora ministra dell'agricoltura, per verificare di persona come funzionano le aziende. I risultati- specifica il coordinatore- sono stati così positivi che nella Galilea del Nord all'ingresso di una azienda agrituristica un cartello stradale recita “la Toscana in Galilea” per richiamare accoglienza, buon vivere, buona cucina».
Nel dettaglio gli aspetti che maggiormente vengono copiati dagli altri Stati sono quelli alla base della normativa italiana sugli agriturismo a partire dalla classificazione per arrivare alla formazione e allo snellimento della burocrazia. Gli aspetti nello specifico sono tre, la connessione, la prevalenza e la tassazione che sono considerati un modello in quanto- è precisato da Arezzo Fiere- semplici e applicabili facilmente in tutto il mondo. «Per connessione- chiarisce Hausmann- l'Italia intende che in agriturismo si possono fare solo attività direttamente connesse con la produzione agricola. Quindi niente discoteche, piste di go kart o villaggi turistici. Con prevalenza si intende la prevalenza dell'attività agricola rispetto al turismo. Con semplici tabelle viene calcolato il tempo dedicato alle varie attività. Infine la tassazione che prevede un 25% forfettario su tutto ciò che viene incassato».
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