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Agroalimentare: l'Italia è la prima della classe
Il Belpaese- spiega il rapporto "Italia 2015- Geografie del nuovo made in Italy"- ha una capacità di creare valore aggiunto pari a quasi 2000 euro per ettaro, più del doppio della media europea. Confermata la leadership per i prodotti a denominazione
Roma- Primi della classe in Europa per il comparto agroalimentare. E’ quanto emerge dal rapporto 'Italia 2015- Geografie del nuovo made in Italy', presentato oggi a Treia (Macerata) da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. L'Italia- si spiega nella ricerca- ha infatti una capacità di creare valore aggiunto pari a quasi 2000 euro per ettaro: più del doppio della media europea, il triplo del Regno Unito (614 euro/ettaro), il doppio di Spagna (906 euro/ettaro), e Germania (994 euro/ettaro), e il 60% in più dei cugini francesi (1.226 euro/ettaro). Va aggiunto inoltre che con 273 prodotti registrati tra Dop, Igp e Stg, 523 tra vini a denominazione di origine controllata e garantita o a indicazione geografica tipica e 4698 specialità tradizionali regionali, l'Italia vanta il primato di prodotti registrati e siamo il primo paese dell'Ue per numero di imprese biologici (44 mila). E' quanto emerge dal rapporto 'Italia 2015- Geografie del nuovo made in Italy', presentato oggi a Treia (Macerata) da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola.
L'agricoltura italiana, evidenzia il rapporto, è tra le più sostenibili in Europa, con il 35% di emissioni di gas serra in meno della media Ue, e fra le più sicure, con una quota di prodotti che presentano residui chimici inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea. È anche per questi motivi che la nostra agricoltura, nel 2014, riesce a confermare il suo primato in Europa, insieme alla Francia, per valore aggiunto (31,6 miliardi di euro), rileva ancora il rapporto 'Italia 2015' che ha il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole, dei Beni Culturali, dell'Ambiente e di Expo Milano 2015.