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Agromafie, oltre ventimila reati negli ultimi dodici mesi
A rilevarlo è Ecomafia 2016 di Legambiente. Il valore complessivo dei sequestri legati alla filiera dell'agroalimentare ammonta a 586 milioni di euro
Roma- Ammonta a più di 586 milioni di euro il valore complessivo dei sequestri legati alla filiera dell'agroalimentare: nel corso del 2015 gli illeciti accertati sono stati 20.706 reati e 4.214 sequestri. A rilevarlo è Ecomafia 2016 di Legambiente, le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, edito da Edizioni Ambiente con il sostegno di Cobat e presentato a Roma al Senato. Il numero più alto di infrazioni penali è stato riscontrato tra i prodotti ittici con ben 6.299 illegalità accertate, mentre tra le tipologie specifiche di crimini agroalimentari la contraffazione è tra le più diffuse e colpisce principalmente i prodotti a marchio protetto, come l'olio extravergine di oliva, il vino, il parmigiano reggiano.
In espansione anche il fenomeno del caporalato: sono circa 80 i distretti agricoli, indistintamente da nord a sud, nel quale sono stati registrati fenomeni di caporalato. Nel 2015 le ispezioni sono cresciute del 59% ma con esiti davvero negativi, in pratica più del 56% dei lavoratori trovati nelle aziende ispezionate sono parzialmente o totalmente irregolari, con 713 fenomeni di caporalato registrati dalle autorità ispettive.