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Alimentare, il prodotto taroccato cresce del 950%

Il dato sul fenomeno è al centro dei dibattiti della XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero

Il quadro del Made in Italy all’estero è un ‘falso d’autore’. Con l'avvio della XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Parma, 23-27 ottobre), si torna a parlare di contraffazione del Made in Italy: un mercato internazionale di 50 miliardi di euro che registra come “falsi” tre prodotti alimentari (sedicenti) italiani su quattro.

Le più copiate - si legge in una nota -  sono le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano: il Parmesan è diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone. Ma in vendita c'e' anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina (questi ultimi, in realtà, sono diffusi in tutto il Sud America), il Pamesello in Belgio e il Parmezan in Romania. Il panorama del Made in Italy contraffatto si completa con la Pasta Milaneza prodotta in Portogallo, la Palenta prodotta in Croazia e Montenegro, la Bolognese sauce - Trattoria Verdi prodotta a Bratislava; fino agli americanissimi Olio Pompeian, Caffè Trieste italian roast, Italian dry salame, Bel Gioioso mild Provolone e il gran finale della Bel Gioioso fresh Mozzarella “easy to slice for Caprese salad”.

Rispetto a dieci anni fa, il fenomeno della contraffazione è aumentato in maniera esponenziale: +950% il numero dei casi di contraffazione e +608% i prodotti sequestrati. Secondo una stima dell'Icc Counterfeiting Intelligence Bureau i prodotti “taroccati” rappresenterebbero poco meno del 10% degli scambi mondiali, per un valore che si aggira attorno ai 433 miliardi di euro e danni economici e di immagine al limite del riparabile.

“L’Agroalimentare italiano: la tradizione del futuro” è, invece, il titolo della tavola rotonda con cui, il 25 ottobre, la Convention si aprirà al pubblico e alla stampa. Vi prenderanno parte, insieme agli organi di Unioncamere e Assocamerestero: Catherine Geslain Laneelle, direttore esecutivo EFSA (European Food Safety Authority), Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti SpA, Paolo De Castro, Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Giuseppe Cerroni, direttore comunicazione e affari istituzionali di Autogrill SpA, Jutta Toccafondi, Responsabile acquisti per l'Italia del gruppo FEINKOST KÄFER GMBH (Grande distribuzione tedesca), Carlo Piana, Responsabile dell’Area Corporate del Gruppo Cariparma Crédit Agricole.

A moderare l’incontro Anna Maria Scafuri, giornalista di TG1 Economia e di Terra & Sapori. La conclusione dei lavori sarà affidata a Vincenzo Scotti, Sottosegretario agli Affari Esteri e Adolfo Urso, Vice Ministro dello Sviluppo Economico.

in data:23/10/2010

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