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Alimentare, trend in crescita per le esportazioni tricolori
Secondo Federalimentare nei primi sette mesi del 2010 le esportazioni italiane sono cresciute del 9,2%. Segnali di ripresa anche per la produzione con un +2,7%
L'industria alimentare italiana, secondo comparto manifatturiero italiano con 123 miliardi di euro, mostra segnali di ripresa nel 2010 rispetto alla fase critica del biennio precedente. E' quanto emerge dai dati economici evidenziati dal Centro Studi di Federalimentare presentati in occasione della quarta edizione di "Apertamente (8-14 novembre)": l'iniziativa ideata per raccontare al pubblico quanta attenzione, qualita', ma anche rispetto per l'ambiente c'e' nei prodotti alimentari che ogni giorno arrivano sulle nostre tavole.
Dati Federalimentare alla mano, si scopre che nei primi otto mesi dell'anno la produzione e' cresciuta del +2,7% (in relazione allo stesso periodo del 2009) su dati grezzi e del +2,3% a parita' di giornate lavorative. Un buon trend che potrebbe attestarsi su un consuntivo di fine anno fra il +2% e il +2,5%. Questo dato consentirebbe, ad ogni modo, di registrare-si legge in una nota - un recupero apprezzabile, seppure incompleto, dei cali di produzione maturati, dopo anni di crescita ininterrotta, nel 2009 (-1,5%) e nel 2008 (-0,6%).
I comparti che hanno mostrato le migliori performance di produzione sono: i piatti preparati (+28,6%), l'oleario (+11,4%) e la lavorazione del pesce (+8,2%).
Buone notizie soprattutto sul fronte dell'export alimentare, che dopo il -4,9% registrato nel 2009, ha raggiunto nei primi sette mesi 2010 la quota di 11.691,7 milioni di euro, con un incremento del +9,2%. Tuttavia, il valore unitario dei prodotti alimentari esportati sta registrando cali crescenti, decisamente superiori al -2,2% medio emerso nel 2009. Essi confermano i sacrifici di prezzo e di utile effettuati dal settore alimentare per riscattare la forte debolezza del mercato interno, con lo sviluppo degli sbocchi oltre frontiera. Molteplici comparti si sono distinti, infatti, per le loro performance sui mercati esteri. Per esempio, il settore dolciario, dopo aver "resistito" egregiamente nel 2009, ha registrato, nei primi sette mesi 2010, una spinta del +11,6%.
Un altro comparto di grande spessore come il lattiero-caseario, dopo aver accusato un arretramento del -4,5% nel 2009, ha segnato un rimbalzo del +24,4% nello stesso periodo. Ma il comparto leader dell'export alimentare resta sicuramente quello enologico, che, dopo essere sceso del -5,7% nel 2009, e' risalito del +9,4%.
Da non dimenticare le performance del comparto della "birra" nazionale, sempre piu' apprezzata sui mercati esteri: dopo il +6,4% del 2009, ha registrato un salto del +59,6% nei primi sette mesi 2010; mentre le "acquaviti e liquori", dopo il -2,2% raggiunto nel 2009, hanno messo a segno una spinta del +15,1%.