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Alimentare, più vicina l'etichettatura sull’origine dei prodotti
Il disegno di legge verrà discusso in aula a partire da martedì 28 settembre
La commissione Agricoltura della Camera dei deputati ha approvato il testo del disegno di legge 2260 che prevede l’etichettatura dei prodotti alimentari. Il provvedimento, già trasmesso alle altre commissioni, arriverà in aula la prossima settimana per ottenere il definitivo via libera.
“Con l’approvazione del provvedimento mettiamo un punto fermo – dichiara il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Paolo Russo – lungo il percorso della salvaguardia del nostro patrimonio agroalimentare, della valorizzazione del lavoro degli agricoltori e della garanzia del diritto del consumatore ad essere informato sulla natura e le caratteristiche dei prodotti acquistati”.
“Giunge così a conclusione un’iniziativa intorno alla quale sono state riposte numerose e legittime aspettative. Il testo licenziato della commissione rappresenta la ragionevole e moderna mediazione tra la necessità di costruire un potente argine contro la concorrenza sleale e le insidie del mercato e quella di preservare la tradizione e l’esperienza dell’industria della trasformazione, che pure rappresenta un elemento tipico del nostro made in Italy”.
Ed esprimere “piena soddisfazione”, anche Viviana Beccalossi, relatrice del provvedimento: “L’etichettatura, questione più volte sollevata sia dalle organizzazioni agricole che dai consumatori, è finalmente diventata realtà. L’obiettivo è quello di dare maggiori e più trasparenti informazioni ad un mondo di consumatori sempre più attento a ciò che porta in tavola. Dopo le varie emergenze alimentari degli ultimi anni si è, infatti, molto accentuata l’attenzione rispetto al tema delicato della sicurezza alimentare e proprio per questo riteniamo che sia importante che la politica faccia un passo avanti verso le giuste richieste dei cittadini”.
Ecco, infatti cosa prevede, il disegno di legge che, all’articolo 6, recita: “Al fine di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari, è obbligatorio, nei limiti e secondo le procedure di cui al presente articolo, riportare nell'etichettatura di tali prodotti, oltre alle indicazioni di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modificazioni, l'indicazione del luogo di origine o di provenienza e, in conformità alla normativa comunitaria, dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale”.
“Per i prodotti alimentari non trasformati, l'indicazione del luogo di origine o di provenienza riguarda – recita il secondo comma - il Paese di produzione dei prodotti. Per i prodotti alimentari trasformati, l'indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l'ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti”
Il terzo ed il quarto comma stabiliscono invece che la definizione delle modalità per l’indicazione obbligatoria e l’individuazione delle filiere agroalimentari e dei prodotti alimentari soggetti all'obbligo dell'indicazione avvengono attraverso decreti interministeriali del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dello sviluppo economico”.
Soddisfazione per l'iter del provvedimento è stato espresso anche dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Giancalo Galan
“La notte scorsa finalmente - ha commentato - si è fatta luce, se non altro in Commissione Agricoltura della Camera, per quanto riguarda l’etichettatura sull’origine dei prodotti alimentari. In realtà, il percorso legislativo che porterà all’approvazione della legge sull’etichettatura non è ancora terminato, ma, grazie all’impegno dimostrato sia dalle forze di maggioranza che di opposizione, ritengo di poter essere finalmente ottimista. Di fatto, la Commissione Agricoltura della Camera ha deciso ‘di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari’.
Queste parole costituiscono il senso vero di una iniziativa culturale, politica e legislativa che in Senato era stata già approvata all’unanimità. Pertanto, il criterio adottato rende evidente l’intenzione di valorizzare la componente della produzione agricola, all’interno della filiera agroalimentare e nella comunicazione alimentare.
E’ chiaro che non appena il disegno di legge verrà definitivamente approvato, tutto ciò avrà valore e rilevanza in sede nazionale, ma ciò che l’Italia si attende è che tale norma diventi scelta condivisa anche in sede europea. Ed è in quella sede che continuerò a farmi interprete di quanto ieri è stato approvato presso la Camera dei deputati”.
Il testo licenziato verrà discusso in aula a partire da martedì 28 settembre.