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Anno da incorniciare per il vino europeo. L'export è da record
Nel 2015 le esportazioni hanno toccato i 9,8 miliardi di euro, cifra mai raggiunta fino a questo momento nell’ambito del panorama internazionale. L'america resta il primo mercato. Cresce la Cina
Roma- Trend economico più che positivo per il vino europeo nel mondo. Le esportazioni negli scorsi dodici mesi hanno toccato i 9,8 miliardi di euro, cifra mai raggiunta fino a questo momento nell’ambito del panorama internazionale. Gli Usa- secondo i dati del Comitato Ue delle imprese viticole (Ceev) presentati a Bruxelles- sono il primo mercato per l'Unione europea, la Cina la sorpresa con +26% e dove l’Italia si piazza al terzo posto dietro la Francia e la Spagna.
Dall’analisi emerge che il nettare di Bacco del Vecchio Continente in America è cresciuto di un 18 per cento (3,15 mld) e consumatore è disposto a pagare una bottiglia un prezzo superiore alla media (5,61 euro contro 4,47 euro/litro). Le esportazione in Cina sono aumentate invece del 26% in valore e del 29% in volume. La Francia è leader (556 mln di euro su un totale di 819) segue la Spagna (113 mln) e Italia (89 mln). Gli altri grandi mercati sono Svizzera, Canada, Giappone, Hong Kong.
L'Unione resta quindi il più importante esportatore di vino al mondo e, dopo tre anni di relativa stabilità – spiega il presidente della Ceev Jean-Marie Barillere - nel 2015 l'export è riuscito a crescere ancora del 3% raggiungendo 21,9 milioni di ettolitri o l'equivalente impressionante di 2,9 miliardi di bottiglie, accoppiato ad un rendimento economico di 9,8 miliardi di euro (+8,9%). Questo porta ad un saldo commerciale positivo combinato per l'Ue di oltre 7 miliardi di euro''. Stiamo facendo bene e prospettive di crescita esistono nell'aria Asia-Pacifico –dice ancora il presidente - ma se vogliamo continuare a crescere l'Ue deve essere offensiva per ottenere condizioni di accesso al mercato almeno equivalenti a quelle dei nostri principali concorrenti''