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Approvata l’istanza consortile della riserva vendemmiale per il Prosecco Doc 2015

La Regione del Veneto ha firmato, ai sensi della normativa vigente, l’adozione della riserva vendemmiale per i vini atti alla produzione di Prosecco Doc ottenuti dalla vendemmia 2015. La riserva vendemmiale- si legge in una nota- consente di stimare, al pieno potenziale, un  incremento di circa 500.000 ettolitri, anche se il Consorzio, nelle proprie proiezioni, valuta possa raggiungere i 300.000 ettolitri.  Ora- fa sapere il Consorzio- si rimane in attesa dell’approvazione di analogo provvedimento da parte della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia 

“La vendemmia 2015 si preannuncia eccezionale per quantità e qualità per i produttori veneti, compresi quelli del prosecco - dichiara l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Veneto Giuseppe Pan – Con il via libera dato oggi dalla Giunta regionale i produttori di prosecco potranno mettere a riserva un adeguato quantitativo di uve per ettaro per far fronte alle eventuali necessità che si dovessero manifestare nel 2016. Si tratta di una misura precauzionale che li potrà aiutare nei prossimi mesi ad affrontare l’andamento dei mercati nazionali ed internazionali. Visto il trend della produzione e dei consumi del Prosecco doc la Regione è impegnata a vigilare attentamente sulla sua valorizzazione. Perché crediamo che il successo di questo prodotto, ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, derivi anche dal consolidamento del suo valore nel tempo”.  

“Si tratta di un provvedimento che il Consorzio aveva richiesto in considerazione dell’annata favorevole, peraltro confermata dai primi raccolti di questi giorni – spiega il Presidente del Consorzio, Stefano Zanette – la cui adozione risulta particolarmente tempestiva vista la fibrillazione del mercato registrata in queste ultime settimane”. “Con questi volumi – conclude Zanette – la produzione 2015 si attesterà sui 3.000.000 ettolitri che sommati alla riserva vendemmiale, sulla base delle analisi condotte dal Cirve, saranno sicuramente in grado di soddisfare l'equilibrio di mercato".

in data:03/09/2015

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