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Aviaria, la Corte di giustizia accoglie il ricorso dell'Italia
Palazzo Chigi nel marzo 2005 aveva presentato ricorso contro la Commissione Ue per l’omessa adozione di misure eccezionali a sostegno del mercato interno nel settore del pollame
Roma - La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha accolto il ricorso presentato dal Governo italiano nel marzo 2005 contro la Commissione Ue per l’omessa adozione di misure eccezionali a sostegno del mercato italiano nel settore del pollame, a seguito dei danni da influenza aviaria subiti dagli allevatori negli anni 1999-2003. La notizia sulla sentenza è stata ufficializzata dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali.
Il contenzioso era sorto a seguito dal varo del Regolamento (CE) n. 2102/2004 del 9 dicembre 2004 col quale la Commissione, dopo aver adottato analoghe misure per i Paesi Bassi e per il Belgio, aveva concesso anche all’Italia misure eccezionali a sostegno del mercato. Tali misure riguardavano però soltanto il settore delle uova, non considerando la richiesta italiana per la concessione del sostegno anche per i produttori di pulcini da carne. Il Governo italiano, dopo aver avviato le procedure per il ricorso nei confronti della Commissione UE, ha visto accolte le proprie istanze contro la violazione del principio di non discriminazione a danno dell'Italia.
“La sentenza della Corte di Giustizia che dà ragione al nostro Paese e ai nostri allevatori è – ha detto il ministro per le Politiche agricole Catania - una buona notizia per l’agroalimentare italiano. Ritengo che si tratti di una decisione molto importante, soprattutto se si considerano gli ingenti danni subiti dal settore del pollame a causa delle stato di allarme provocato in quel periodo dall’influenza aviaria”.