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Brunello di Montalcino: 8 sommelier su 10 intendono incrementare presenza nelle carte dei vini
Il vino italiano nell’alta ristorazione è ripartito in modo eccellente (54% del campione) o buono (46%), e il Brunello di Montalcino è uno degli attori protagonisti, tanto che 8 sommelier su 10 hanno intenzione di incrementare la sua presenza nelle proprie carte dei vini. Lo rileva, in occasione di Benvenuto Brunello (19-29 novembre) un sondaggio realizzato dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino su un campione di sommelier di ristoranti stellati e degli hotel di lusso italiani.
Secondo la survey, a cui ha risposto buona parte degli 85 sommelier dell’alta ristorazione attesi oggi a Montalcino per le anteprime delle nuove annate, il consumatore-tipo di Brunello lo fa per occasioni di svago, è di età compresa tra i 40 e 60 anni, proviene in particolare dall’estero (70%) – nell’ordine da Usa, Germania, Svizzera, Russia e Francia – e ritiene che i principali competitor del principe dei rossi toscani siano il Barolo (83,3%), seguito dal Bolgheri (41,7%) e dal Borgogna (33,3%).
Altissima la rappresentatività in carta: quasi 4 ristoranti su 10 dichiarano infatti di avere più di 30 etichette di Brunello tra le proposte, e il 30% indica da 11 a 20 referenze, mentre la quasi totalità (96%) possiede una library di vecchie annate della Docg toscana.