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Caffè: l'Italia è ai primi posti per l'export del torrefatto
Il Belpaese, sulla base di dati diffusi dal Comitato Italiano Caffè, esporta circa 3,2 milioni di sacchi in Europa piazzandosi al terzo posto nella graduatoria tra Paesi. A livello mondiale è quarta
Roma- L'Italia del caffè non delude. Il Belpaese- sulla base di dati diffusi dal Comitato Italiano Caffè, (organismo di coordinamento delle associazioni nazionali di categoria che operano nella filiera di settore) rappresenta il 3° paese in Europa per l’export di caffè torrefatto (con circa 3,2 milioni di sacchi, equivalente a 186 milioni di kg di caffè verde), mentre, a livello mondiale, è al 4° posto, alle spalle della Germania, del Belgio e degli Stati Uniti.
Il settore industriale si conferma tra i più vivaci del food & beverage, con oltre 700 torrefazioni e 7000 addetti che lavorano nel comparto, per un giro d’affari alla produzione di 3,1 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo di euro destinati all’esportazione. Un mercato maturo, vivace e che cambia velocemente, come sostiene il Presidente del Comitato Italiano Caffè, Patrick Hoffer: ‘Il dato rilevante e’ che il settore del porzionato continua a crescere, rispetto al macinato moka, sostanzialmente stabile. Nei primi mesi dell’anno, le vendite di caffe’ porzionato hanno sfiorato una crescita del 6%’.
Guardando invece i dati del mercato italiano, nel periodo gennaio-dicembre 2013, le importazioni di caffè verde hanno segnato un incremento del 2,23% complessivo rispetto allo stesso periodo del 2012 (con 8,2 milioni di sacchi di caffè verde). Le esportazioni del caffe’ torrefatto mantengono un deciso ritmo di crescita, con un aumento di +10,23% rispetto al 2012 (pari a 2,9 milioni di sacchi, equivalenti a 146 milioni e 393 mila kg). Mentre, nella prima parte dell’anno (periodo gennaio-giugno 2014), le importazioni di caffè verde hanno registrato un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2013 (con 4,5 milioni di sacchi di caffè verde). Anche le esportazioni di caffè torrefatto mantengono un deciso ritmo di crescita, con un aumento dell’8,7% rispetto al 2013 (pari a 77,7 milioni di kg, corrispondente a 1,5 milioni di sacchi).
Nel 2013 l'Italia che detiene il 3° posto fra i Paesi maggiori importatori di caffè, figura al 10° posto per consumo pro-capite (pari al 7,46% dei consumi apparenti mondiali e al 13,50% di quelli dell'Ue). I consumi interni hanno manifestato un calo dei volumi dovuto sia a un calo (più leggero) dei consumi domestici che al calo (più pesante) dei consumi extra-domestici: i consumi pro capite di caffè (5,56 kg) risultano infatti diminuiti rispetto al 2012 (-1,24 percento). È una situazione in controtendenza rispetto alla media europea dove i consumi pro capite (4,94 kg) risultano in aumento del 2 percento.
I 4/5 delle nostre importazioni provengono da cinque soli paesi produttori: il Brasile, il Vietnam, l’India, l’Uganda e l’Indonesia. Nell’ultimo anno c’è stato un consistente incremento delle importazioni dei caffè dall’Indonesia, che ha ottenuto quote di mercato mai prima raggiunte e consolida la sua posizione di quarto maggiore fornitore del nostro mercato. Al contrario, c’è stata una marcata flessione delle importazioni di caffè verde dal Vietnam e dall’India. L’importazione di caffè verde è concentrata su tre grandi porti specializzati, Trieste, Savona e Genova che assorbono circa i 60% del traffico importativo di caffè.
Gli sbocchi più importanti per le esportazioni del caffe’ torrefatto italiano sono i Paesi comunitari che assorbono oltre il 70% delle esportazioni italiane (soprattutto Francia, Germania e Austria), oltre a Stati Uniti, Australia e la Federazione Russa. Per il 2013, si e’ registrato inoltre una significativa espansione in particolare nell’Europa orientale, negli Emirati Arabi Uniti e in Cina.
DIMENSIONI E TREND DEL MERCATO DEL MONOPORZIONATO NEL TRIENNIO 2011- 2013- 2014
Un’ultima analisi, Hoffer la riserva al mercato del caffè monoporzionato, nel trienno 2011-2013. La produzione di caffè monoporzionato, che include anche l’importazione delle capsule speciali facenti capo a Nespresso Italia e Nestlè Italia, cresce del 9,1% a valore nel 2013 attestandosi a 982,0 Mn di euro. La crescita, anche nel 2013, è stata sostenuta dalle esportazioni, aumentate del 17,6%, mentre rallenta la crescita il mercato interno, + 5,3% nel 2013, per un valore di mercato di 655,0 Mn di euro. Flettono del 3,2% le cialde in carta, che, oltre al calo dei prezzi medi di vendita, vedono arrestare la crescita all’interno della Grande Distribuzione Alimentare, e la sostituzione con le capsule nel canale uffici. Fanno infine registrare un calo maggiore le capsule in plastica, -8,9%, dove un ruolo molto importante ha giocato un calo sensibile dei prezzi medi nel canale uffici/Ocs (canale di vendita principale), anche a seguito di offerte estremamente competitive veicolate attraverso internet, e l’andamento negativo dei consumi.
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