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Carne bovina infetta, sequestri Nas in tutta Italia
In corso in tutta Italia perquisizioni per illecita commercializzazione di bovini infetti con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata. L'operazione dei Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute denominata Lio e condotta dal Nas di Perugia, e' estesa alle provincie di Arezzo, Avellino, Bari, Foggia, L'Aquila, Latina, Lodi, Matera, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pistoia, Potenza, Ravenna, Rieti, Roma, Siena, Terni, Torino, Verona e Viterbo.
L'operazione vede impegnati oltre 300 Carabinieri dei Nas e dell'Arma territoriale in 21 province di 11 Regioni (Umbria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Lombardia, Abruzzo, Basilicata, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte). L'esecuzione dei provvedimenti dell'Autorita' Giudiziaria, circa 80, e' il risultato di una complessa, indagine investigativa che sin dal 2011 ha visto impegnati i Carabinieri del Nas di Perugia coordinati dalla Procura umbra. La prima fase dell'indagine ha portato alla scoperta di un traffico illecito di bovini colpiti da malattie infettive alcune delle quali trasmissibili all'uomo. Gli animali, nati in aziende dell'Italia meridionale e insulare, venivano avviati alla macellazione grazie all'intermediazione di due aziende, una perugina e una aretina, nonche' di allevatori e medici veterinari che riuscivano a far eludere i controlli sanitari facendo apparire sani i bovini. Al termine di questa prima fase sono state sequestrate 4 aziende agricole e 500 bovini vivi che sono stati abbattuti e distrutti, per un valore commerciale di due milioni e mezzo di euro.
Nella seconda fase delle indagini i militari hanno ricostruito minuziosamente la vasta organizzazione criminale in cui erano a vario titolo coinvolti 56 allevatori, 3 autotrasportatori e 6 medici veterinari delle Asl del centro-sud (Perugia, Arezzo, L'Aquila, Foggia, Potenza e Matera) dediti alla falsificazione di passaporti e marche auricolari che permetteva di introdurre sul mercato bovini di razza ed eta' diverse da quelle certificate dai documenti. Sono in corso sequestri di allevamenti e bovini vivi per un valore stimato di circa 2 milioni di euro.