Filiera Corta
Con Covid e restrizioni il pane è alimento simbolo
Si conferma la predilezione per il prodotto fresco e artigianale. L'85% dei consumatori lo acquista tutti i giorni
Roma- Il pane è tra i nuovi simboli del lockdown. A dirlo è Aibi, Associazione Italiana Bakery Ingredients, aderente ad Assitol. Si conferma la predilezione per il prodotto fresco e artigianale, che vede l’Italia in storica controtendenza rispetto all’Europa, con l’85% dei consumatori che acquistano pane tutti i giorni. Tuttavia, a crescere, come rilevato da una ricerca Aibi-Cerved, è soprattutto il pane a valore aggiunto, che, in virtù delle sue virtù nutrizionali, può essere considerato “funzionale”. “Il Coronavirus ha dato grande visibilità al pane, diventato l’alimento simbolo del lockdown – osserva Giovanni Bizzarri, presidente di AIBI – gli italiani in clausura hanno passato parte del loro tempo a riscoprire pane, torte e pizze. Dopo aver impastato a casa per settimane, oggi ci chiedono di più”.
A questi aspetti, rilevati negli ultimi mesi dalle aziende associate, si aggiunge l’interesse per le produzioni di tipo tradizionale o locale. Il pane, oggi, deve raccontare il territorio, attraverso gli ingredienti locali, anche poveri, come la canapa, la carruba, i legumi. Si riconferma la richiesta di pani con grani antichi. Questa tendenza, già in atto, si collega anche con il bisogno, sempre più sentito, di acquistare pane prodotto in maniera sostenibile. Dal sacchetto in carta riciclata all’impiego di energia rinnovabile aumenta l’attenzione per la difesa dell’ambiente. Il pane, insomma, è diventato più “etico” e appare cresciuta anche la sensibilità dei consumatori nei confronti dei progetti di sostegno ai più bisognosi, che coinvolgano il pane, appunto, e gli stessi panificatori.
Va in questo senso anche l’attenzione agli sprechi: si scelgono pezzature piccole o, addirittura, prodotti secchi a lunga conservabilità, come friselle, taralli e pane biscottato. “In questo emerge con evidenza l’esperienza del lockdown e la paura di restare senza scorte – osserva il presidente di Aibi Giovanni Bizzarri – molti consumatori, accanto al pane fresco, comprano prodotti da forno da tenere in dispensa”.