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Dal "Manifesto" al Gambero Rosso, morto il fondatore della Città del Gusto
Stefano Bonilli, ideatore e anima della struttura di Via Enrico Fermi per ventidue anni, perde la vita a 67 anni a causa di un probabile infarto
Roma- Forse è il “coccodrillo” che nessun giornalista enogastronomico avrebbe mai voluto scrivere. Eppure oggi sono in molti, a malincuore, a commemorare Stefano Bonilli, uno dei padri del giornalismo di settore. Ricoverato sabato scorso per un malore è morto domenica sera all’età di 67 anni a causa, con molta probabilità, di un infarto.
Ex giornalista del Manifesto, nel 1986 fondò il Gambero Rosso, nato prima come supplemento di otto pagine del quotidiano, poi come pubblicazione indipendente. Bonilli ha diretto il Gambero Rosso per 22 anni, fino al 2008, creando la tv e la Citta' del Gusto. Negli stessi anni, insieme con Carlo Petrini a partecipare alla fondazione del movimento Slow Food, in una collaborazione che per tanti anni ha poi portato a cofirmare la Guida dei vini d'Italia, sotto la direzione di Daniele Cernilli.
Dopo il 2008, Bonilli ha espresso sui social network le sue idee sul mondo dell'enogastronomia con lo sviluppo del suo blog Papero giallo e poi con la nascita del magazine digitale Gazzetta Gastronomica. In questi giorni stava scrivendo un nuovo libro sulla storia della cucina italiana del dopoguerra, lavorando contemporaneamente ad un appuntamento in programma il 20 settembre a Bologna, per una nuova editoria enogastronomica.