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Embargo russo, Bruxelles chiude il cerchio sull'ortofrutta
Il progetto, presentato nei giorni scorsi al Comitato Ue per l'organizzazione dei mercati, prevede di elargire aiuti per ulteriori 399.085 tonnellate suddivisi tra i 12 Stati membri.
Roma- Accordo trovato a Bruxelles sulla riformulazione degli aiuti a favore del settore ortofrutticolo colpito dall’embargo russo. Dopo la sospensione degli aiuti fissati a 125 milioni, ora il tetto dei nuovi sostegni della Commissione europea sarebbe stato fissato a 165 milioni. Ancora non è chiaro – precisano- però fonti comunitarie- non c'e' certezza su dove saranno prelevati i nuovi fondi Ue: se dai margine del bilancio agricolo o dalla riserva di crisi.
Il nuovo schema di aiuti e' piu' mirato nei confronti di chi ha subito i contraccolpi dell'embargo russo, e tiene conto dei volumi di ortofrutta che nel primo progetto di aiuti (di 125 milioni di euro) avevano gia' beneficiato dei contributi europei.
Il nuovo progetto, presentato nei giorni scorsi al Comitato Ue per l'organizzazione dei mercati, prevede di elargire aiuti per ulteriori 399.085 tonnellate di ortofrutticoli, suddivisi tra i 12 Stati membri. La Spagna e' la maggiore beneficiaria con 94.600 tonnellate, seguita dall'Italia con 77.270 t, cosi' distribuite: pere e mele (35.805 t.); kivi, prugne e uva da tavola (38.845 t.); arance, clementine e mandarini (2.620 t.). Gli altri Paesi Ue beneficiano di volumi inferiori: sono Belgio, Grecia, Francia, Olanda, Polonia, Cipro, Germania, Croazia, Portogallo, Ungheria. Per tutti gli Stati membri inoltre, e' prevista una riserva di 3mila tonnellate per coprire i prodotti che non rientrano che non beneficiano piu' dei contributi Ue.
Il tipo di interventi sul mercato restano quelli previsti per nel primo programma d'urgenza. In particolare, la Commissione Ue finanziera' al 100% gli aiuti alla distribuzione gratuita di cibo ai piu' bisognosi. Quanto alle altre misure (dalla mancata raccolta a quella verde) Bruxelles si fara' carico - se le domande transitano via le organizzazioni di produttori (Op) - del 75% dei contributi e il restante 25% verra' sostenuto dalle rispettive Op. Negli altri casi i produttori riceveranno solo il 50% del contributo Ue.
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