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Enoturismo, stimata una crescita del 10%
Lo rileva un’analisi di Coldiretti e Terranostra diffusa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica
Roma- Dalle degustazioni 3D, con gli occhiali per visitare le vigne mentre si assaggia il vino, al pilates e alla pittura tra i filari, fino all’astrotesting cresce il fenomeno dell’enoturismo con un aumento previsto delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. Ad affermarlo è un’analisi di Coldiretti e Terranostra diffusa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica a Casa Coldiretti al Vinitaly. Un luogo simbolico per ricordare come il turismo del vino stia acquisendo a livello economico un peso sempre maggiore e rappresenta ormai una risorsa per l’intero Paese. A trainare il fenomeno – rileva Coldiretti - è soprattutto la spinta all’innovazione che viene dalle aziende vitivinicole, capaci di intercettare la domanda verso un tipo di turismo sempre più esperienziale che proviene da italiani e stranieri. Alle tradizionali degustazioni si sono così aggiunte attività che vanno dall’arte allo sport fino al wellness.
C’è chi, come in Toscana, ha collocato cavalletti da pittore in mezzo alle vigne del Chianti per offrire un’esperienza ancora più completa a turisti ed appassionati di arte. Accompagnati da un pittore-docente, i partecipanti imparano ed affinano le tecniche di disegno e pittura sorseggiando un bicchiere di vino della cantina. In Puglia, nel Leccese, si combinano degustazioni reali a tour virtuali della cantina e della vigna con gli occhiali 3D, ma si può anche fare pilates o yoga tra i filari o osservare le stelle e le costellazioni sorseggiando un calice di rosso con l’astrotasting. In Piemonte, nel Cuneese, a chi va in cantina viene dato un cesto con tutto l'occorrente per fare l’aperitivo con passeggiata tra le vigne, con il via libera ad assaggiare anche l’uva direttamente dal tralcio nel periodo in cui è matura
Un segnale importante viene in tale ottica anche dal nuovo Piano Ue per il vino – ricorda Coldiretti - presentato dalla Commissione Europea che riconosce l'enoturismo come un elemento chiave per diversificare e rafforzare il settore vinicolo europeo, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni rurali e rispondendo alle nuove tendenze del mercato.
“Solo i produttori di vino possono raccontare con autenticità la naturalità del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione – sottolinea la presidente di Terranostra Dominga Cotarella -. Questo legame diretto diventa un valore aggiunto per i consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla trasparenza. In questo contesto, l’enoturismo sta diventando un potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo economia locale, valorizzazione culturale e promozione di pratiche agricole virtuose”.