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Export, le organizzazioni agricole brindano al successo dell'alimentare

Decantano il successo le organizzazioni agricole dopo i  dati sull’export presentati dall’Istat. In particolare, sulla base del rendicontazione dell’Istituto di statistica , nel mese di novembre 2010 le esportazioni sono aumentate del 20 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un andamento più sostenuto sui mercati extra Ue (più 22 per cento) rispetto a quello dell’Unione europea (più 18,6 per cento). Allo stesso tempo nel periodo gennaio-novembre 2010, rispetto al corrispondente periodo del 2009, le esportazioni aumentano del 15,2 per cento, con una dinamica più vivace per i paesi extra Ue (più 16,5 per cento) rispetto a quelli comunitari (più 14,3 per cento).

la Coldiretti per festeggiare il successo evidenzia l'export del vino made in Italy in Cina. Raddoppia nel 2010 il valore del vino Made in italy esportato in Cina che fa segnare – commenta l’organizzazione agricola - un aumento del 102 per cento nelle esportazioni.. Si tratta in realtà – prosegue l’organizzazione agricola- solo della punta di un iceberg del grande successo che hanno riscosso i prodotti agroalimentari italiani nel corso del 2010.

Ad aumentare sulle tavole straniere sono stati praticamente tutti i prodotti del made in Italy con una crescita a due cifre per ortofrutta, vini e formaggi che dovrebbe portare il valore complessivo delle esportazioni agroalimentare all’importo record di circa 27 miliardi di euro (+11 per cento). I risultati positivi delle esportazioni alimentari non si sono ancora adeguatamente trasferiti alle imprese agricole dove - sostiene la Coldiretti - si registrano ancora in molti settori quotazioni al di sotto dei costi di produzione, a conferma delle pesanti distorsioni che permangono nel passaggio degli alimenti lungo la filiera dal campo alla tavola. La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l'obiettivo di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma con qualche perplessità in più Confagricoltura. Risultati positivi per le esportazioni dei prodotti agricoli freschi - commenta l'organizzazione agricola -  che, a novembre 2010 su novembre 2009, crescono di ben il 25,3% e con un aumento nei primi undici mesi dell’anno che raggiunge quota 20,7%, ben di più dell’aumento dell’export italiano complessivo, che si è attestato sul 15%. Invece l’export dei trasformati alimentari non decolla, mentre aumentano le importazioni.

Certamente a novembre, per i trasformati alimentari, è andato meglio – prosegue l’organizzazione agricola - della media degli undici mesi dello scorso anno (+16,1% a novembre 2010 su novembre 2009 e +10% a gen-nov 2010 su gen-nov 2009) ma indubbiamente hanno corso meno dei prodotti agricoli e delle esportazioni italiane complessive (+20% a novembre 2010 su novembre 2009 e +15,2% a gen-nov 2010 su gen-nov 2009).
Da rilevare poi che le importazioni agroalimentari sono significativamente cresciute a novembre 2010 su novembre 2009 (+25,5% per i prodotti agricoli e +20% per i prodotti trasformati), con un balzo in avanti rispetto alla media degli undici mesi (+12,7% per i prodotti agricoli e +10,6% per i trasformati).

“Nonostante i dati positivi del commercio dei prodotti agricoli, che migliorano le loro posizioni sui mercati esteri, il deficit agroalimentare nel 2010 – conclude Confagricoltura - ci sembra destinato a peggiorare rispetto al 2009, ma comunque a rimanere al di sotto dei 9 miliardi di euro, come avviene dal 2008”.

in data:14/01/2011

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