Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » L'indirizzo » Flora Restaurant, atmosfera romana. Sapori napoletani

L'indirizzo

Flora Restaurant, atmosfera romana. Sapori napoletani

All'interno del Rome Marriott Grand Hotel prende il via la cucina dello chef partenopeo Raffaele de Mase. Menù mediterraneo con un'attenzione alle tendenze internazionali

Roma- Lontano dai locali di tendenza degli ultimi tempi. Fedele alla storia e alla leggenda che lo avvolge. Di qua sono passati infatti personaggi del calibro Richard Nixon, Paul Getty, Christian Barnard, Joan Crawford, Cassius Clay e Federico Fellini. La location è quella del Flora Restaurant (Via Vittorio Veneto, 191), nuova isola del gusto gourmet con sede all’interno del Rome Marriott Grand Hotel Flora, struttura alberghiera con habitat nell’indimenticata strada della Dolce vita romana, Via Veneto. Il ristorante, guidato dallo chef Raffaele de Mase e realizzato con la consulenza di Maurizio Cortese,  ha il suo filo conduttore nella città di Napoli:  sia il cuoco responsabile della brigata che la “Salvatore Naldi Group” , proprietaria dell’ edificio in stile liberty che ospita il ristorante, sono made in Naples al 100 per cento.  

All’insegna di un prestigioso brand quale quello del Marriott il Flora Restaurant, in un ambiente classico ed elegante fatto di  giochi di luce che segnano l’arrivo delle diverse portate, si propone  con un stile italiano e un imprinting internazionale con il fine di diventare un luogo di ritrovo per pranzi, cene, aperitivi e per il tè delle cinque.   La cucina di Raffaele de Mase,  cuoco napoletano di nascita ma romano d’adozione con alle spalle importanti esperienze al fianco di Heinz Beck, Salvatore Bianco, Ludovico D’Urso e Michelino Gioia, sarà mediterranea basata su una materia prima, perlopiù italiana, e sul concetto di stagionalità, con un occhio sempre attento alle tendenze internazionali. Tra i piatti inseriti già presenti in carta il Calamaro, piedino di maialino, zucca e lime alle Animelle, crema di riso allo zafferano e asparagi e il Tortello di anatra arrosto, spuma di pecorino e polvere di cipolla per fare alcuni esempi.  Interessante anche la proposta dei dolci del giovane pastry chef francese Baptiste Foronda, su tutti meritevoli di nota la  Pera bruciata, croccante al pepe bianco, gelato allo yogurt ed infuso di miele e lime e le Consistenze di latte, dacquoise di noci pecan e croccante di cioccolato.

Non manca infine la possibilità di un bere miscelato e una ricca carta dei cocktail a base di vodka, gin, rum&tequila, whisky&whiskey, cognac&brandy accompagnati dai classici drink da aperitivo.

Gianluca Pacella

in data:19/10/2017

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno