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Food&Wine: il Made in Italy resta in testa
Il Belpaese- secondo Qualivita- mantiene saldo in Europa il primato delle Indicazioni geografiche registrate. Il giro d’affari dell’agroalimentare tricolore è di 127 miliardi
Roma- Vale 54,3 miliardi di euro di fatturato il paniere enogastronomico di qualità europeo. Il più produttivo è quello vitivinicolo (30 miliardi), segue quello agroalimentare (15 miliardi) e quello delle bevande spiritose (8 miliardi). Il dato economico è segnalato dalla Fondazione Qualivita che ha presentato, presso il Mipaaf, l’edizione 2013 dell’Atlante Qualivita Food&Wine.
Nel report della Fondazione emerge una costante crescita delle Indicazioni geografiche in Europa. Dati alla mano sono 3202 quelle registrate ad oggi, con 1142 prodotti agroalimentari (+19 nei primi 5 mesi del 2013); 1723 vini; 337 bevande spiritose. A queste si aggiungono le 14 IG registrate da Paesi extra Ue
In questo contesto l’Italia mantiene saldo il primato del numero di prodotti IG registrati, confermando la straordinaria varietà del suo patrimonio agroalimentare: 814 IG registrate; 254 prodotti agroalimentari (+6 nei primi 5 mesi del 2013); 521 prodotti vitivinicoli; 39 bevande spiritose. Numeri che nel 2010 si sono trasformati in 12 miliardi di euro di fatturato alla produzione suddiviso in 6 miliardi del settore agroalimentare, 6 del settore vitivinicolo e oltre 100 milioni delle bevande spiritose. Non va dimenticato che l'Italia guida la classifica europea per numero di prodotti registrati (155 Dop, 97 Igp e 2 Stg). Seguono la Francia con 197 denominazioni registrate (85 Dop, 111 Igp e 1 Stg) e la Spagna con 162 prodotti (87 Dop, 72 Igp e 3 Stg)
Viene segnalato inoltre che, nonostante la crisi faccia sentire il suo peso, con le vendite di prodotti alimentari che segnano una flessione dell’1,2% nei primi tre mesi del 2013 , l’agroalimentare italiano si dimostra un comparto solido e fondamentale per l’ economia italiana con 127 miliardi di fatturato, 24 miliardi di valore aggiunto e altrettanti di export. Il solo comparto dei prodotti agroalimentari di qualità certificata ha chiuso il 2012 con un volume di produzione pari a quasi 1,3 milioni di tonnellate; un fatturato alla produzione di circa 6,5 miliardi di euro e al consumo di quasi 12 miliardi di euro . Un’ascesa continuata nel tempo e confermata nel 2012, anche se a tassi meno importanti degli anni precedenti. Dati che dimostrano come le produzioni italiane a denominazione di origine riescano a difendersi facendo emergere le loro caratteristiche positive: innovazione e sviluppo all’interno delle aziende e competitività sui mercati esteri, grazie alla capacità di trasmettere al consumatore sicurezza e identità territoriale.
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