Agronews
Gli extravergine si sfidano sulla qualità
In calendario dal 18 al 23 marzo l’Ercole Oleario, il concorso nazionale che premia le eccellenze olearie territoriali
Roma- L’extravergine torna a sfidarsi sul terreno della qualità. Prende infatti il via la nuova edizione di “Ercole Olivario”, il maggior premio oleario dello stivale. Con una gara in calendario dal 18 al 23 marzo, il concorso nazionale per la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali nazionali, organizzato dall’Unione italiana della Camere di Commercio con la collaborazione del Mipaaf, , Il ministero dello Sviluppo economico, della Camera di Commercio di Perugia, di Unaprol, Unasco e Cno, ha in finale 323 etichette provenienti da 17 diverse regioni e da 106 aziende.
Il 23 marzo a Perugia sarà consegnato il premio ai migliori. La 21.ma edizione del concorso è stata presentata a Roma presso la Camera dei Deputati dai presidenti di Unioncamere Ferruccio Dardanello e della Camera di Commercio di Perugia e presidente del comitato organizzatore del premio Giorgio Mencaroni, dal presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Paolo Russo, dalla senatrice Colomba Mongiello dell'ufficio di presidenza del Senato e dal Presidente dell’Unaprol Massimo Gargano. Previsti premi per i profili: fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso nelle categorie extra vergine convenzionale e Dop e Igp. A questi si aggiungono anche quattro premi speciali: il miglior olio biologico, il Premio Amphora Olearia per la migliore etichetta e il Premio Lekythos, concesso ad una personalità con conoscenza delle tecniche di assaggio provenienti da un Paese straniero. Viene istituito, quest'anno, un quarto riconoscimento, il premio "giovane imprenditore" che sarà assegnato all'azienda finalista che abbia i seguenti requisiti: avviata dopo il 1 gennaio 2008 e titolare o legale rappresentante con età inferiore a 35 anni. Il 22 marzo si terrà anche il workshop "Un filo d'olio" tra produttori, ristoratori su un tema strategico quale la valorizzazione dell'olio extra vergine di qualità italiano sui mercati esteri. "Quello del 2013 è il concorso della svolta perché consente ai produttori onesti di competere sul mercato con gli strumenti della legalità al loro fianco" ha affermato Paolo Russo. "Una legge - ha aggiunto la senatrice Colomba Mongiello, prima firmataria della legge “Salva Olio”, che sta cambiando in positivo il rapporto tra produttori e consumatori sul piano della trasparenza. Vi sono i primi segnali di ripresa del mercato e questo, in tempo di crisi è un fatto positivo per l'economia delle aziende e dei territori".
“In questo momento – ha detto invece il Presidente di Unaprol Massimo Gargano in cui si rifilano ai consumatori di tutto il mondo strane polpette stupisce l’atteggiamento di una certa rappresentanza che invece di tutelare il valore del vero prodotto italiano usa comportamenti scorretti come scorciatoie per raggiungere i mercati di tutto il mondo, danneggiando l’immagine ed il mercato del vero made in Italy”.
“Il fatto che più di 320 aziende di ogni parte d’Italia, con un aumento del 17 % rispetto allo scorso anno, abbiano deciso di competere in trasparenza sul piano dell’alta qualità – ha continuato Gargano - sono la prova che in questo settore opera una buona rappresentanza che scommette e investe sul bene più prezioso: il prodotto di qualità ed il territorio che lo produce”.
L’alta qualità e l’innovazione sono per Unaprol le nuove sfide dell’extra vergine targato made in Italy, costretto da una concorrenza spietata, a diversificare la propria offerta con un prodotto di categoria superiore.
Nel 2012, in Italia, sono stati venduti complessivamente circa 218milioni di litri di olio per un valore di 850milioni di euro; per le Dop si evidenzia una leggera crescita per i volumi (+1%) e una stabilità per il valore; per il bio la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +1% e +3%). Tale dinamica rileva che l’extra vergine convenzionale è sottoposto ad una forte pressione promozionale che soddisfa una domanda di massa attenta al prezzo. E’ in tale contesto che si percepisce l’esigenza di uno strumento accessibile per tutti gli operatori che agevoli una comunicazione più efficace relativa ad un prodotto di categoria superiore, il cui provvedimento è attualmente all’esame della Conferenza Stato-Regioni
“Per questo motivo – ha aggiunto Gargano - il riconoscimento di una nuova tipologia di prodotto, in accordo con le opportunità offerte dal sistema di qualità nazionale (Sqn) può assicurare agli operatori olivicoli più virtuosi, come quelli che competono per l’Ercole Olivario, uno strumento oggettivo e ufficiale per differenziare il proprio prodotto sui mercati di tutto il mondo”.
Articoli Correlati
E' legge di Stato la "Salva Olio"