Food Mania
Gli italiani amano il vino ma non sono degli intenditori
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi presenta, in occasione del Vinitaly, uno studio sui consumi fuoricasa nel 2015: l'85% dei connazionali si affida a ristoratori e sommelier per scegliere etichette & Co
Roma- Gli italiani si dichiarano amanti del vino, ma ammettono di non essere degli intenditori. E’ quanto emerge dall'ultimo studio della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi presentato in occasione del Vinitaly. In particolare con lo studio si delinea un quadro dei consumi di vino fuoricasa nel 2015. L'85% degli intervistati ha dichiarato di non ritenersi per nulla esperto o in pochissima parte di enologia, e per questo tende ad orientare le proprie scelte in base, spesso, ai consigli del ristoratore o del sommelier.
La scelta dell’ etichetta e della tipologia di vino è quindi strettamente legata a diverse variabili, quali: in primis i suggerimenti del sommelier e del ristoratore (secondo l'85% degli intervistati); il rapporto qualità/prezzo (secondo il 73% degli intervistati); la notorietà del produttore (secondo il 53% degli intervistati); la notorietà del vino, se va di moda (secondo il 34% degli intervistati); la notorietà della denominazione (secondo il 19% degli intervistati); manifestazioni ed eventi (secondo il 24% degli intervistati); riviste di settore (secondo il 15% degli intervistati); il passaparola (secondo il 28% degli intervistati); i mass media (secondo l'8% degli intervistati); il marketing delle case vinicole (secondo l'8% degli intervistati).
Dallo studio Fipe emerge inoltre un quadro sostanzialmente positivo per i ristoratori: il 25% nota un aumento dei consumi di vino nell'ultimo anno, a fronte di un 23% che denuncia una flessione, mentre il 52% del campione evidenzia una situazione stabile senza grandi variazioni.
Per quanto riguarda i trend di consumo per tipologia di vino, le bollicine si pongono in pole position nelle preferenze del consumatore italiano, secondo il 48,3% degli intervistati; cala invece la scelta di vini rosati (per il 43,4% degli intervistati), e di vini dolci (per il 43,1% degli intervistati). Parlando invece di origine dell'etichetta, gli italiani prediligono soprattutto le proposte regionali e locali, che risultano in aumento (per il 55,2% degli intervistati). Secondo le previsioni Fipe il numero delle etichette nei prossimi due anni potrebbe crescere dell'8,6%.
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