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Gli spaghetti restano il formato di pasta più consumato al mondo
Italia leader in produzione e in consumi con 23,5 Kg pro capite all’anno, al secondo posto la Tunisia
Roma- Restano gli spaghetti il formato di pasta più venduto al mondo con il 18% di mercato. A rilevarlo è un ‘indagine di Tirreno C.T., la fiera dell’ospitalità in corso a Carrara Fiere insieme a Balnearia fino a mercoledì 27 febbraio. La pasta- spiega una nota- ha assunto una dimensione sempre più globale ed ha saputo trasformarsi andando incontro alle esigenze dei consumatori. In 20 anni la produzione mondiale di pasta è aumentata del 63% passando da 9,1 a 14,8 milioni di tonnellate. Secondo i dati di Ipo (International Pasta Organisation) sono 40 i Paesi che ne producono in quantità superiori alle 20.000 tonnellate. Allora come oggi, l’Italia guida questo mercato. E 1 piatto di pasta su 4 mangiato nel mondo (3 su 4 in Europa) è fatto con pasta italiana.
I consumi di pasta. Sono quasi raddoppiati (53 oggi contro i 30 di allora) i Paesi dove si consuma più di 1 kg pro capite di pasta all’anno. In Italia il consumo pro capite è di 23,5 chilogrammi, contro i 17 kg della Tunisia, seconda in questa speciale classifica. Seguono Venezuela (12 kg), Grecia (11 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg). La pasta continua ad essere amata anche in Perù (7,8 kg), Russia (7,2 kg), Canada (6,3 kg), Brasile (5,8 kg). Buoni i consumi Uu, specialmente in Francia (8 kg), Germania (7,7 kg) Ungheria (7,5 kg), Portogallo (6,5 kg), Belgio (5 kg) e Austria (4,8 kg). Rispetto a 20 anni fa il mondo mangia sempre più pasta italiana, la migliore al mondo. Secondo elaborazioni di Aidepi, sono aumentati i Paesi destinatari (oggi quasi 200, +34%) ed è più che raddoppiata la quota export, da 740mila a oltre 2 milioni di tonnellate, il 56% della produzione. Germania, UK, Francia, USA e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi verso la pasta italiana.