Food Mania
Green, innovativa, e legata alla tradizione: ecco come sarà la pasticceria di lusso post Covid-19
La “Nuova Normalità” raccontata da alcuni dei pastry chef scelti da Iginio Massari per dare vita all'evento che, ad Host2021, traccerà il futuro del dolce dei prossimi anni
Roma- Più libertà, meno sprechi e materie prime al 100% naturali. La “Nuova Normalità” della pasticceria di lusso non fa sconti alle mode, e da un capo all'altro del mondo, riprende il filo dell'innovazione da dove si era interrotto. Come ci hanno raccontano alcuni dei pastry chef scelti da Iginio Massari per dare vita, ancora una volta, all'evento che ad Host2021 promette di tracciare il futuro del mondo del dolce dei prossimi anni. “Utilizzo in grande misura materie prime esotiche, dal mango al frutto della passione, combinandole con le mie creazioni più tradizionali”, dice ad esempio una stella come il giapponese Norihiko Terai, che tiene a sottolineare come alla base della sua filosofia ci sia “il poco uso sia di zucchero, che di olio”.
L'utilizzo di prodotti “green” per definizione però, fa rima necessariamente con sostenibilità, anche in Italia. “Si tratta dell'unica arma che avremo per la salvezza della biodiversità, e della capacità di poter operare nel settore ad alto livello.
Ma allora quali saranno i trend della pasticceria dopo il Coronavirus? Come cambierà il settore? “A mio avviso non ci saranno grandi mutazioni, una volta tornati alla normalità. Lo stesso delivery, di cui tanto si parla oggi, è rimasto solo nelle città e nei piccoli centri è morto”, precisa Fabrizio Galla, allievo del Maestro Iginio Massari, e titolare di una pasticceria a San Sebastiano Po, alle porte di Torino. Piuttosto, quello che non cambierà, sarà la necessità di continuare ad innovare: “Un'attività fondamentale, sia sul fronte delle materie prime che delle attrezzature, da praticare con costanza”, unico antidoto per evitare chiusure e ridimensionamenti.