Filiera Corta
I claim salutistici convincono gli italiani. Cresce la vendita dei prodotti ricchi di fibre
Quattro milioni di famiglie-rileva l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e Nielsen- sono sedotti da informazioni nutrizionali come “ricco di fibre”, “ricco di vitamine” “biologico” e “veg”
Roma- Più sani, più belli. Gli italiani sono sempre di più sedotti e affascinati dai prodotti alimentari ricchi di fibre e da quelli integrali. Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy e Nielsen dicono che 4 milioni di famiglie sono sensibili a claim salutistici, come “ricco di fibre”, “ricco di vitamine” ma anche “biologico” e “veg” . Per la maggiore vanno i prodotti integrali, mentre gli alimenti ricchi di fibre hanno un pubblico più trasversale, che accomuna varie fasce della popolazione ed è solo leggermente influenzato dal reddito. Il report segnala in particolare che il maggior tasso di crescita- registrato del 2016 è quello dei prodotti “integrali”, le cui vendite sono aumentate di ben il 22,8% rispetto al 2015. Al contrario, nel mondo dei prodotti definiti in etichetta come “ricchi di fibre”, che incidono per il 3% sull’assortimento registrato da Immagino, è l’offerta a determinare l’aumento del 5,4% delle vendite registrato tra 2015 e 2016, grazie soprattutto al lancio di nuove referenze e all’ampliamento della distribuzione dei prodotti. Invece la domanda si dimostra più debole, probabilmente in virtù della dialettica con i prodotti integrali, i fuoriclasse del 2016, visto che il claim “ricco di fibre” risulta il più affine agli alto acquirenti di prodotti integrali.
L’analisi della “dieta mediatica” svolta dall’Osservatorio Immagino sugli alto acquirenti di cibi integrali ha rivelato anche che i consumatori sono “patiti” di informazione, visto che dedicano ogni giorno alla televisione 358 minuti (il 30% in più della media nazionale), che seguono soprattutto i canali generalisti (46 punti sopra media) seguiti a distanza dalle reti free to air (+12). Anche il digital ha un ruolo significativo nelle vite di questi cittadini, che si configurano come un target di grandi utilizzatori dei vari device: con i loro 68 minuti dedicati ogni giorno a smartphone, computer e notebook, superano infatti del 16% la media nazionale nell’uso del mobile.