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I ristoratori esteri accendono i fornelli per “Un’Amatriciana per Amatrice”
A due giorni dal via dell’iniziativa di Confesercenti e Città del Vino adesioni da Australia, Sudafrica, Monaco, Usa e Brasile
Roma- Anche i ristoratori esteri accenderanno i loro fornelli per preparare un piatto di amatriciana e donare il ricavato alla ricostruzione. Le adesioni, a due giorni dal via di “Un’Amatriciana per Amatrice, arrivano da Australia, Brasile, Sudafrica, ma anche di Francia, Principato di Monaco, Stati Uniti e Svizzera e vanno ad unirsi alle centinaia, in tutta Italia, che hanno aderito all’iniziativa Confesercenti e Città del Vino “Un’Amatriciana per Amatrice” che si chiuderà il 18 settembre.
Al momento circa quattrocento attività, cui si aggiungono i locali e la cantine di molte delle 450 “Città del Vino” italiane, hanno infatti già preso parte all’iniziativa, che si è aperta lunedì, scegliendo di offrire, in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione: l’importo pagato dai clienti per il famoso primo piatto, infatti, verrà devoluto interamente in un fondo Confesercenti (IBAN IT 23A 03127 03200 000000015000) finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Un progetto di solidarietà che si propone- si legge in una nota- di contribuire fattivamente alla ripartenza delle attività del territorio colpito dal sisma, dalle cui tradizioni è nato uno dei piatti più noti e rappresentativi della cultura e sapienza enogastronomica italiana. Le imprese distrutte dal sisma, infatti, sono oltre 500 tra ristoranti, attività commerciali e ricettive, tra cui piccole e medie imprese storiche, di assoluta rilevanza culturale.
“L’obiettivo – spiegano Confesercenti e Città del Vino - è di ridare vita imprenditoriale e quindi speranza di ripresa a quei territori, attraverso il simbolo stesso della loro terra, la pasta all’amatriciana. Non ci aspettavamo così tanta partecipazione, in poche ore, e questo testimonia come la solidarietà non abbia confini, così come alcuni piatti della tradizione culinaria italiana”. er registrare il proprio ristorante e per consultare la lista delle imprese che hanno già aderito è sufficiente visitare il sito www.unamatricianaperamatrice.it.
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