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Il 2010 termina con l'incognita sarda
La fine dell'anno è stata caratterizzata dalle rivendicazioni dei pastori dell'isola e dalle assicurazioni del ministro del Mipaaf Galan e della Sardegna. Le polemiche sugli aiuti al settore sembrano comunque destinate a continuare anche nel 2011
Roma - Le polemiche sugli aiuti al comparto ovi-caprino sembrano destinate a durare anche nel 2011. Tra botte e risposte e battaglie infuocate il 2010 si è chiuso negli ultimi giorni di dicembre con una nuova protesta dei pastori sardi arrivati al porto di Civitavecchia pronti a manifestare a Roma sotto il ministero per le Politiche agricole. Una manifestazione bloccata dalla forze dell'ordine tra contusi e feriti e battute al vetriolo di alcune forze politiche.
Una situazione insomma che sembra non avere fine anche con tutte le comunicazioni di impegno del ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan a favore del comparto ovi-caprino e gli interventi per il settore della Regione Sardegna.
Con molta probabilità il 2011 agricolo partirà dunque con l'inserimento in agenda del problema sardo e con alcune risposte alla crisi di queste ultime ore a iniziare dal lavoro della Regione Sardegna.
La task force istituita da Regione e dalle agenzie Laore e Argea ha concluso infatti oggi la fase istruttoria delle domande pervenute per il bando dell’articolo 1 della legge regionale 15/2010. Da oggi è pubblicata sul sito della Regione e sul portale Sardegna Agricoltura la graduatoria dei beneficiari, destinatari dei primi 16 milioni di euro (annualità 2010) di aiuti alle aziende ovi-caprine della Sardegna. Il sostegno finanziario della Regione sarà erogato in cambio della manifestazione di interesse degli operatori ad aggregarsi e ad aderire al sistema di pagamento del latte a qualità.
Soddisfazione per il lavoro a tempo di record è stata espressa dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dall’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato: “Gli impegni sono stati mantenuti, i dati finali confermano ancora una volta la fortissima adesione delle aziende ovi-caprine e premiano l’intervento voluto dalla Giunta e approvato dal Consiglio a novembre. Questo è solo il primo passaggio dell’attuazione della legge 15. Già dai primi giorni di gennaio lavoreremo con la stessa intensità per attuare i provvedimenti a favore degli altri comparti della nostra agricoltura”. Plauso a Laore e Argea per la velocità di elaborazione e caricamento di più di 10mila domande in pochissimo tempo, grazie anche ai dati contenuti nel Siar, e al supporto di Sardegna.it.
Le imprese che hanno fatto domanda sul bando dell’articolo 1 sono state 10.547: di queste, 8.281 possedevano i requisiti. Il fabbisogno ammonta a poco meno di 18 milioni di euro (17,9). Come previsto dal protocollo d’intesa tra Regione e alcune associazioni di categoria, si provvederà a integrare le risorse mancanti. Le pratiche non ammesse sono invece 2.266: alcune di queste presentano degli errori formali, altre invece carenze più gravi come la mancata iscrizione a Inps e Camera di Commercio. Si discuterà inoltre se attuare una procedura che possa consentire una regolarizzazione di chi ha commesso solo un errore formale nella compilazione della domanda, facendo comunque afferire le pratiche regolarizzate a una graduatoria suppletiva, in modo da tutelare coloro che hanno seguito con correttezza le procedure.
La liquidazione dell’aiuto sarà disposta da Argea a seguito del trasferimento delle risorse da parte dell’assessorato dell’Agricoltura. Per il pagamento delle annualità successive, sulla base di apposite direttive emanate dalla Giunta regionale che stabiliscono anche i livelli dell’aiuto, Argea emanerà specifici avvisi recanti le modalità operative per la presentazione delle richieste di liquidazione a conclusione dell’attività di pagamento degli aiuti dell’annualità 2010. Gli aiuti saranno pagati esclusivamente mediante bonifico su conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al beneficiario.
Allo stesso tempo il responsabile del dicastero di via XX Settembre Giancarlo Galan non appena di 24 ore fa ha voluto ricordare quello che finora è stato fatto per il settore.
A seguito della crisi del settore ovino - si legge in una nota - è stato istituito un tavolo di confronto nazionale, a cui hanno preso parte il Ministero delle politiche agricole, le Regioni interessate (Sardegna, Lazio, Toscana e Sicilia) e tutti i rappresentanti del partenariato economico e sociale.
In tale contesto, il Ministro Galan ha assunto l’impegno di finanziare un intervento di mercato per un controvalore di 14 milioni di euro, di inserire il pecorino romano nei programmi di promozione del Ministero e di convocare al più presto il tavolo di filiera.
Per quanto riguarda l’intervento di mercato, destinato a smaltire le eccedenze di pecorino, Agea ha già definito una prima gara per la prima tranche di 1.000 tonnellate di pecorino romano da utilizzare come aiuto agli indigenti per un valore di circa 7 milioni di euro, una seconda gara per lo stesso valore è pianificata per la prossima primavera.
Per quanto riguarda la promozione, il Consorzio del pecorino romano ha presentato un progetto che prevede un programma di investimenti del valore 1,2 milioni euro. Seguirà un ulteriore progetto per il bando destinato ai Paesi terzi, per la scadenza di marzo 2011.
Il Mipaaf ha inoltre istituito e coordinato i lavori del tavolo tecnico per la definizione dell’accordo interprofessionale. Il testo dell’accordo quadro ai sensi del Dlgs 102/2005, comprensivo del contratto tipo per la fornitura di latte ovino (pagamento in base alla qualità, destagionalizzazione, ecc.), è stato definito ed inviato alle organizzazioni della filiera per la sottoscrizione. Nel 2011 l’accordo dovrà essere sottoscritto dalle organizzazioni di filiera.
Su proposta del Ministro Galan, inoltre, il Cipe ha destinato 4 milioni di euro a favore del comparto ovino nell’ambito dei fondi del programma infrastrutture. Una volta registrata la delibera Cipe, il riparto dei fondi sarà condiviso nel tavolo di filiera.
E’ stato inoltre finanziato un programma di ricerca del valore di o,5 milioni di euro, per accelerare il processo selettivo degli ovini resistenti alla Scrapie.
Infine, gli uffici del Ministero, in accordo con la Regione Sardegna, hanno messo a punto una nuova misura sul benessere animale, da finanziare attraverso il Programma di sviluppo rurale, che, se attuata correttamente, oltre a garantire un’importante integrazione al reddito degli allevatori, consentirà di migliorare sensibilmente la qualità di base del latte ovino, in modo da dare concretezza all’accordo di filiera da sottoscrivere entro il 2011 e creare le condizioni per diversificare la produzione ed intercettare una domanda di prodotti trasformati sempre più sofisticata.