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Filiera Corta

Il carrello della spesa è a rischio caro-benzina

Gli ennesimi aumenti del carburante può determinare ricadute sui prezzi di cibo e bevande con un aumento di 200 euro l'anno

Roma –Il rincaro benzina rischia di mettere Ko il carrello della spesa. Gli ennesimi aumenti del carburante nell’ultimo week end (Q8 ha rialzato di 0,5 centesimi il prezzo della benzina, Tamoil di 0,5 centesimi la verde e di 0,3 centesimi il diesel) con una media nazionale di circa 1,82 euro/litro per la benzina e di quasi 1,76 euro/litro per il diesel, possono infatti determinare ricadute sui prezzi di cibo e bevande con un aumento di 200 euro l'anno. A lanciare tra le prime l’allarme sono le organizzazioni agricole, in particolare Cia e Coldiretti

I continui rincari della benzina – spiega la Cia - rischiano di stravolgere il carrello della spesa. Le ricadute sui prezzi di cibo e bevande- incalza-  superanno i 200 euro l'anno. Con benzina e gasolio, ormai stabili rispettivamente sopra 1,80 euro e 1,70 euro al litro, l'aggravio di spesa sull'anno dice la Cia è di quasi 450 euro a famiglia solo per i costi diretti; forti quindi le ricadute su cibo e bevande, considerato che il trasporto incide sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari per il 35-40%. Rialzi dei carburanti che, sottolinea la Cia, mettono ko i bilanci delle famiglie ma anche delle aziende: in meno di 2 anni i listini del gasolio agricolo sono aumentati del 130%, pari ad un costo aggiuntivo di oltre 5 mila euro ad impresa. La parola d'ordine per la Cia è 'agire in fretta' dove, per aiutare gli agricoltori serve pensare a un 'bonus' ad hoc sul modello dell'accisa zero per le serre in vigore fino a novembre 2009; mentre sul fronte delle famiglie, è necessario bloccare il previsto prossimo aumento dell'Iva e introdurre il meccanismo dell'accisa mobile.

Il prezzo del pieno per una automobile media (50 litri) ha superato – commenta Coldiretti - i 91 euro per effetto dell’aumento del prezzo della benzina del 19 per cento in un anno, con il costo familiare per trasporti, combustibili ed energia elettrica che ha superato quello per alimenti e bevande.. In un Paese come l`Italia dove l'88 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada il record dei prezzi dei carburanti – sottolinea la Coldiretti - ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. Benzina, trasporti e logistica incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura e, solo nelle campagne, il caro gasolio – precisa la Coldiretti - ha provocato un aggravio di costi stimabile in 400 milioni di euro su base annua. A subire gli effetti del record nei prezzi - conclude la Coldiretti - è però l'intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole.

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