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Il cibo buttato potrebbe nutrire 44 milioni di persone

Pronta una dichiarazione di parlamentari europei, accademici e rappresentanti di organizzazioni per dimezzare lo spreco nel mondo entro il 2025

A partire dal 1974 lo spreco mondiale di cibo è cresciuto del 50%. Solo in Italia ogni anno si buttano via alimenti che potrebbero nutrire 44 milioni di persone. È quanto emerge dai dati contenuti nel Libro nero dello spreco alimentare in Italia che sarà presentato a Bologna il prossimo 30 ottobre.

Per far fronte a questa situazione di emergenza parlamentari europei, accademici e rappresentanti di organizzazioni della società civile firmeranno il 28 ottobre a Bruxelles, in occasione della prima Giornata europea contro lo spreco, una dichiarazione congiunta contro lo spreco alimentare al fine di arrivare a dimezzarlo nel mondo entro il 2025.

L'iniziativa, che si aprirà nella sede del Parlamento europeo con una conferenza dal titolo “Trasformare lo spreco alimentare in risorsa”, è organizza Last Minute Market (spin-off della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna per il recupero di cibo invenduto) con organizzazioni europee attive nella lotta agli sprechi.

All’incontro sarà presente il presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Ue, Paolo De Castro. La dichiarazione congiunta sarà proposta come ordine del giorno all'approvazione del Parlamento in modo che venga inserita come priorità nell'agenda delle iniziative comunitarie.

Nella sede del Parlamento è previsto inoltre un “pranzo antispreco” cucinato con cibo di recupero. Un pranzo simile, per 500 persone, sarà poi offerto due giorni dopo, il 30 ottobre, nella sede del Comune di Bologna, città dove tutta l'iniziativa è nata.

Sempre il 30 ottobre sarà presentato il Libro Nero, il primo rapporto sulla catena agroalimentare e i suoi sprechi e sarà assegnato il premio Non Sprecare a un'associazione, un'istituzione, un'azienda e un personaggio che si sono distinti per iniziative tangibili anti-spreco.