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Il food&beverage vale 130 miliardi. Export lanciato verso i 34 mld
The European House Ambrosetti e Federalimentare tracciano a Cibus lo scenario di settore
Roma- Vale oltre 130 miliardi di euro coinvolgendo piùdi 465.000 occupati nell’attività di 56.000 imprese l’industria food &beverage. E’ quanto emerge da Cibus (Salone internazionale dell’alimentazione, Parma-7-10 maggio) con i dati presentati da The European House Ambrosetti. Il comparto- si spiega in una nota- genera il più elevato valore aggiunto tra tutti i settori del manifatturiero italiano, pari al 72% delle altre 3A (arredamento, abbigliamento, automotive). Allo stesso tempo dall’assemblea di Federalimentare è emerso che il fatturato delle industrie alimentari per il 2018 punta a 140 miliardi di euro, con un export lanciato verso i 34 miliardi, come ha sottolineato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare.
Buono anche il trend strettamente turistico: aumentano quantità e qualità dei consumi alimentari nelle navi da crociera, considerati i quasi 27 milioni di passeggeri che le frequentano, secondo l’analisi del Clia (Cruise Lines International Association). Il gruppo Carnival, che annovera tra i suoi brand anche Costa e Princess, ha sottolineato che per il food & beverage il Gruppo spende ogni anno oltre 1 miliardo di dollari. Per fare qualche esempio, vengono spesi in un anno 100 milioni di dollari in bottiglie d’acqua minerali, 36 milioni in gamberi e 225 milioni di uova.