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Il latte confezionato made in Ue invade la Cina
Le esportazioni hanno registrato un balzo in avanti nel 2012: +50,99 per cento. Segno positivo anche nei primi due mesi del 2013. Nei mesi di gennaio e febbraio il Paese del Dragone ha segnato un boom del 181,53%
Roma- Un fiume di latte lega l’Europa alla Cina. Le esportazioni di latte confezionato «made in Ue» hanno registrato un balzo in avanti nel 2012: +50,99 per cento. Performance che hanno mantenuto il segno positivo anche nei primi due mesi del 2013. L’export del latte confezionato nel mese di gennaio ha toccato quota 32mila tonnellate (+ 52% sullo stesso periodo dell’anno precedente). Nei mesi di gennaio e febbraio 2013, la Cina ha registrato complessivamente un boom del 181,53% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, come riportato da Clal (www.clal.it), il più autorevole portale dedicato al mondo lattiero caseario.
Fieragricola di Verona evidenzia questo trend, annunciando che al comparto lattiero sarà dedicata ancora maggiore attenzione nella prossima edizione (la numero 111), in programma dal 6 al 9 febbraio 2014. Osservando la sezione «Dairy Alert» sul sito di Clal, dedicata ai flussi commerciali e alle più recenti e rilevanti variazioni dei mercati, sono indicati i volumi complessivi dell’export Ue-27 di latte confezionato 2012, prossimi alle 318mila tonnellate, con un trend che varia dal +26,6 per cento a marzo sullo stesso mese dell’anno precedente, fino al +97,4 per cento di giugno 2012 sullo stesso periodo dell’anno precedente.
La Cina guida l’import, la Germania l’export comunitario
Il Paese del Dragone, con 56.000 tonnellate guida la classifica dei principali Paesi destinatari del latte confezionato made in Ue. I volumi sono più che raddoppiati, tenuto conto che nel 2011 le esportazioni verso la Cina si fermarono a 21.199 tonnellate, dietro la Mauritania (25.670 tons).
Il latte confezionato dell’Unione europea, secondo le elaborazioni di Clal su dati Gtis, ha preso nel 2012 anche altre destinazioni: Mauritania (30.617 tons), Libia (27.015 tons), Angola (24.052 tons) e Melilla, enclave spagnola sulle coste del Marocco, che gode di un regime fiscale agevolato e ha importato 20.839 tonnellate. Con 42.646 tonnellate, la Germania è il principale esportatore verso la Cina