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Il parco nazionale dell'Alta Murgia scende in campo per salvare il Pane d'Altamura
Un accorato appello per salvare il pane d’Altamura. A lanciarlo è il parco nazionale dell'Alta Murgia che, in occasione della seconda edizione del Festival della ruralita' (cinque giorni dedicati a 'pane e vino' e all'agricoltura tradizionale), ha presentato i primi risultati di una ricerca per scovare varieta' di specie vegetali autoctone antiche ancora presenti e coltivate 'in purezza' dagli agricoltori della zona, attraverso un censimento a tappeto nelle aziende agricole.
''Le tante varieta' di grano duro come il simeto, l'appulo, l'arcangelo, il duilio, materie prime che hanno costituito l'elemento base del pane d'Altamura (l'unico in Italia ad avere ottenuto il marchio Dop dall'Europa), rischiano - si legge in una nota - di sparire per sempre dai campi e dalle tavole, spazzati via dall'industrializzazione crescente dell'agricoltura, perche' 'poco produttivi' per l'industria del cibo e perche' fuori taglia per le macchine agricole, perche' non uniformi, o soprattutto, perche' poco graditi alle multinazionali delle sementi Ogm''. ''Il parco - conclude Cesare Veronico, presidente del parco nazionale dell'Alta Murgia - ha fatto della difesa dell'agricoltura tradizionale una delle sue battaglie piu' importanti. Siamo il Parco rurale piu' grande d'Italia, il nostro meraviglioso territorio e' segnato sia geograficamente che culturalmente dalle masserie fortificate e per questo abbiamo voluto creare un forte legame con le tante realta' agricole che presidiano il territorio"