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Filiera Corta

Il pesce è in cima alle preferenze di spesa. Gli italiani si scoprono salutisti a tavola

Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat e Ismea a far segnare il maggior incremento degli acquisti familiari per la tavola nel 2016 è l'ittico con un balzo record del 5%. Bene anche gli altri prodotti legati alla salute

Roma- Gli italiani a tavola si scoprono più salutisti.  Secondo un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat e Ismea a  far segnare il maggior incremento degli acquisti familiari per la tavola nel 2016 è  il pesce fresco con un balzo record del 5% in Italia, in netta controtendenza con i consumi alimentari complessivi che risultano in calo dell'1%. L’organizzazione agricola sottolinea in particolare che l'aumento della domanda interna e' soddisfatto soprattutto dalle importazioni (+3%) con circa 2 pesci su 3 finiti nel piatto che sono stranieri.  Complessivamente- si legge in una nota- il 2016  premia prodotti associati a indiscusse proprieta' benefiche, dalla frutta che fa segnare un incremento del +2% al miele che sale del 5% nei consumi domestici.  Il 30% degli italiani - sottolinea la Coldiretti Impresapesca - mangia il pesce una volta alla settimana mentre un ulteriore 34% lo porta in tavola non meno di una volta a mese, secondo l'ultima indagine Eurobarometro.

A differenza di quanto avviene nell'Unione europea in Italia il luogo privilegiato di acquisto e' per il 59% la pescheria che batte di poco il supermercato, mentre il 30% che si reca al mercato e ben il 9% che acquista direttamente dal pescatore. Un orientamento verso il chilometro zero confermato dal fatto che ben il 62% degli italiani acquisterebbe piu' pesce se i punti di vendita fossero piu' diversificati. Infatti il 35% degli italiani- sottolinea la Coldiretti Impresapesca- preferisce acquistare pesce della sua regione e il 43% quello dei mari italiani mentre appena una minoranza sceglie consapevolmente quello di mari lontani dai confini nazionali

Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono - dice la Coldiretti Impresapesca - il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro e' permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute. Il consiglio di Coldiretti Impresapesca e' dunque quello di verificare sul bancone l'etichetta, che per legge deve prevedere l'area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).

 

in data:12/03/2017

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