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Il saccarifero mette a un bivio il Mipaaf: o si agisce o si muore
Lanciato in sede di confronto istituzionale da Eridania Sadam il pericolo della scomparsa della filiera se non si corre ai ripari con Bruxelles per la proroga del regime delle quote. Denunciate le inadempienze sull'erogazione degli aiuti nazionali
Roma- A quattro giorni dal nuovo anno arriva una delle prime grane per Palazzo Chigi e per il ministero per le Politiche agricole. In verità il Mipaaf è già al corrente della situazione grazie a un tavolo di confronto con le organizzazioni e le imprese del settore bieticolo-saccarifero avvenuto lo scorso 17 dicembre. Il problema non è dunque nuovo allo staff del ministro Martina, ma l’allarme lanciato in sede ministeriale è preoccupante. Eridania Sadam (Gruppo Maccaferri e leader di comparto) ha rappresentato la difficile prospettiva del settore, alla luce del crollo dei prezzi di mercato dello zucchero e della fine del regime comunitario delle quote di produzione dalla campagna 2017.
In particolare il dicastero di Via XX Settembre, secondo Eridania Sadam, dovrebbe essere in grado di negoziare con Bruxelles la proroga del regime delle quote almeno fino al 2020; senza di ciò, per l’Italia-incalzano- siamo all’inizio di una lenta agonia che porterà alla scomparsa della filiera bieticolo-saccarifera nazionale. Il gruppo ha inoltre fatto presente che l’effettuazione della prossima campagna 2015 è subordinata alla disponibilità da parte dei bieticoltori di una coltivazione bietole per lo zuccherificio di San Quirico (Parma) di almeno 13.000 ettari, con una distanza massima di 80 km dallo stabilimento e, nel contempo, ha richiesto la Cassa Integrazione Guadagni per i lavoratori fino al 10 Febbraio 2015.
Sono stati denunciati anche i gravi inadempimenti da parte del Governo circa la mancata erogazione degli aiuti nazionali per il 2009 e 2010, per complessivi 46 milioni di euro per i quali si attendeva un parziale stanziamento nella legge di stabilità 2015 che non si è concretizzato. A ciò si aggiungono- precisa Eridania- sia l’incertezza che grava tutt’ora sull’attuazione dei progetti di riconversione relativi agli zuccherifici che avevano cessato la loro attività a seguito della riforma comunitaria del 2006, sia l’assurda situazione venutasi a determinare a seguito della pretesa della Commissione europea relativa alla restituzione di una parte dei contributi alle dismissioni a causa del mancato abbattimento dei silos zucchero.
Alla richiesta infine di precisi impegni istituzionali che individuino, una volta per tutte, la soluzione di questi problemi, Il ministero delle Politiche agricole ha quindi assicurato- si legge in una nota - che a metà gennaio si terrà la riunione del Comitato Interministeriale per il settore bieticolo-saccarifero, con l’obiettivo di dare tempestivamente le indispensabili risposte ai bieticoltori, alle imprese saccarifere ed alle centinaia di lavoratori coinvolti nella filiera.
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