Filiera Corta
Il timore per la sicurezza alimentare è più forte delle paure per il terrorismo e l'ordine pubblico
A certificarlo è una ricerca indipendente condotta in 11 Paesi dell'Europa. Per l'87% degli europei il vetro è la migliore scelta di packaging per alimenti. Nove italiani su dieci preoccupati per le interazioni di sostanze chimiche
Roma- Gli italiani superano la paura e le preoccupazioni per i problemi ambientali, per il terrorismo internazionale e per la sicurezza pubblica, ma non quella per la salute e la sicurezza alimentare. A certificarlo è un ricerca indipendente condotta in 11 Paesi europei su oltre 8.100 consumatori, di cui circa 1.000 italiani. Nel merito la ricerca e' stata condotta, nel febbraio 2014, dall' agenzia di ricerca InSites Consulting, tra i consumatori di Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svizzera. L'indagine e' stata commissionata da Feve, come parte della campagna di Friends of Glass, per valutare la percezione del packaging alimentare rispetto alla sicurezza alimentare, all'ambiente e al gusto di consumatori di eta' compresa tra 24 e 64 anni. Il 41% dei partecipanti sono genitori, il 75% sono donne, il 25% uomini.
I risultati forniti hanno dimostrato che per l’80 per cento degli italiani la sicurezza alimentare è un elemento di ansia e il dato statistico è ben al di sopra della media europea che è del 61% (Italia e Spagna guidano la classifica).
Il vetro, per le sue qualità di sicurezza e di igienicità, è ritenuto per l'87% degli europei (74% nel 2010) la migliore scelta di packaging per alimenti e bevande. I genitori, poi, per una questione di sicurezza alimentare e di salute preferiscono il cibo ''sotto vetro'' per i propri figli.
In particolare dalla ricerca emerge che un numero crescente di cittadini europei intervistati ritiene il vetro la migliore scelta di packaging per alimenti o bevande poiche' gli vengono riconosciute spiccate proprieta' di inerzia e di purezza'. I dati mostrano infatti che il 66% dei consumatori europei si preoccupa, in maniera crescente, della possibilita' che sostanze chimiche possano migrare dal contenitore al contenuto e alterare cosi' la sicurezza di cibi e bevande. Gli italiani, con il 73%, insieme agli spagnoli e ai cittadini dell'Europa Orientale, si collocano al di sopra della media europea (66%) dichiarandosi molto preoccupati dalla possibile contaminazione e migrazione di sostanze chimiche. I meno preoccupati da questo punto di vista sono, invece, gli austriaci e gli svizzeri (51%).
Nel dettaglio dei numeri statistici otto consumatori su dieci (oltre 9 per l'Italia) ritengono che le interazioni di sostanze chimiche costituiscano un pericolo per la salute. Il 60% degli europei intervistati ha forti riserve, in particolar modo, sugli imballaggi di plastica rispetto agli altri tipi di packaging (metallo, cartone, bag in box e vetro), ritenendo che possano interferire sui cibi e sulle bevande che contengono. Gli italiani sono in linea con questo dato (62%), ma sono piu' preoccupati rispetto alla media europea per le lattine (53% contro 46% di media europea) e per i contenitori di metallo (58% a fronte di una media europea del 47%).
Le preoccupazioni relative alla salute sono un fattore chiave nella decisione di acquisto e fanno preferire la domanda di prodotti alimentari confezionati in vetro. Tra gli europei che scelgono il vetro, il 61% lo ritiene il packaging piu' sicuro per la salute. In un'indagine analoga, condotta nel 2010, il vetro si attestava intorno al 48%.
Particolarmente prudenti sono poi I genitori di bambini piccoli: il 77% degli europei preferisce il vetro per conservare gli alimenti dei propri figli, mentre il 61% evita di acquistare alimenti per l'infanzia in bottiglie di plastica o altri materiali'.
I genitori italiani confermano il trend europeo affermando per il 79% di preferire i cibi per bambini conservati in vetro e di evitare, per il 62%, l'acquisto di alimenti per bambini in plastica o in altri materiali diversi dal vetro. Tra gli europei piu' attenti da questo punto di vista, ci sono i croati rispettivamente con percentuali del 95% e dell'80%. Il vetro e' infatti percepito dagli europei come il materiale da imballaggio piu' sicuro sia per i cibi (49%) sia per le bevande (74%): anche gli italiani lo preferiscono a tutti gli altri materiali con il consenso del 53% degli intervistati che dichiarano di preferirlo per gli alimenti e il 76% per le bevande.
Dalla parte opposta i packaging meno apprezzati per i cibi sono la plastica (5%) e le lattine (5%), i contenitori di metallo (1%) e il Bag in Box (2%) per le bevande. In Italia e' forte anche la consapevolezza rispetto alle contaminazioni tra packaging e cibi e bevande contenuti. Il nostro Paese, insieme alla Croazia, registra infatti il valore piu' alto di consumatori consapevoli: il 93% conosce i potenziali rischi per la salute legati alle contaminazioni tra contenitore e contenuto a fronte di una media europea dell'84%.
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